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Papa Francesco alla Caritas italiana, “guardare la storia dalla prospettiva dei poveri”

All'udienza per i 50 anni della Caritas Italiana la delegazione della diocesi di Carpi
Papa Francesco alla Caritas italiana, “guardare la storia dalla prospettiva dei poveri
La delegazione di Caritas Carpi all’udienza del Papa: suor Maria Bottura, Roberta Della Sala, Michela Marchetto, don Riccardo Paltrinieri – ph Notizie

 

“È bello allargare i sentieri della carità, sempre tenendo fisso lo sguardo sugli ultimi di ogni tempo. È con i loro occhi che occorre guardare la realtà: la storia non si guarda dalla prospettiva dei vincenti, che la fanno apparire bella e perfetta, ma da quella dei poveri, perché è la prospettiva di Gesù. Sono i poveri che mettono il dito nella piaga delle nostre contraddizioni e inquietano la nostra coscienza in modo salutare, invitandoci al cambiamento”.

Lo ha detto oggi Papa Francesco, ricevendo in udienza i membri di Caritas italiana e i rappresentanti delle 218 Caritas diocesane di tutta Italia nel Palazzo Apostolico Vaticano, in occasione del 50° anniversario di fondazione dell’organismo pastorale della Cei.

Per lo sviluppo integrale della persona

“Abbiamo bisogno di una carità dedicata allo sviluppo integrale della persona: una carità spirituale, materiale, intellettuale – ha affermato il Papa -. È lo stile integrale che avete sperimentato in grandi calamità, anche attraverso i gemellaggi, bella esperienza di alleanza a tutto campo nella carità tra le Chiese in Italia, in Europa e nel mondo. Ma questo – lo sapete bene – non deve sorgere solo in occasione delle calamità: abbiamo bisogno che le Caritas e le comunità cristiane siano sempre in ricerca per servire tutto l’uomo”.

Perché “la via del Vangelo – ha proseguito – ci indica che Gesù è presente in ogni povero. Ci fa bene ricordarlo per liberarci dalla tentazione, sempre ricorrente, dell’autoreferenzialità ecclesiastica ed essere una Chiesa della tenerezza e della vicinanza, dove i poveri sono beati, dove la missione è al centro, dove la gioia nasce dal servizio”.

La parresia della denuncia

Papa Francesco ha anche invitato alla “parresia della denuncia” che non “è mai polemica contro qualcuno, ma profezia per tutti: è proclamare la dignità umana quando è calpestata, è far udire il grido soffocato dei poveri, è dare voce a chi non ne ha”.

Grazie a operatori e volontari

Il Papa ha concluso con un sentito “grazie a voi, agli operatori, ai sacerdoti e ai volontari”, soprattutto perché “in occasione della pandemia la rete Caritas ha intensificato la sua presenza e ha alleviato la solitudine, la sofferenza e i bisogni di molti”.

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