Emilia-Romagna, bilancio in ordine nonostante il covid
La Corte dei Conti promuove la Regione: risultato di amministrazione con un saldo positivo di 71 milioni, ulteriore riduzione del debito (-202 milioni negli ultimi 5 anni, -30%), sanità in equilibrio finanziario anche con le misure straordinarie per fronteggiare la pandemia
I conti tornano per la Regione Emilia-Romagna, nonostante l’anno durissimo della pandemia e le ingenti risorse destinate all’emergenza sanitaria e al sostegno alle persone e alle categorie colpite.
Il 2020 è stato infatti chiuso con un saldo di competenza positivo tra entrate e spese di 71 milioni di euro, risultato raggiunto grazie ad un attento monitoraggio della spesa effettuato in modo continuativo durante l’intero esercizio finanziario.
Pieno rispetto dei vincoli del pareggio di bilancio senza far ricorso a nuovo indebitamento, confermando la continua flessione dei già bassi livelli di debito, che si attesta a 468 milioni di euro, con una riduzione, rispetto al 2019, di altri 22 milioni (-202 milioni di euro, -30,1% nell’ultimo quinquennio, dato che porta a uno dei livelli di debito pro-capite più basso tra le regioni italiane).
Sono questi solo alcuni degli elementi che si ricavano dal giudizio di parifica sul rendiconto 2020 della Regione Emilia-Romagna, espresso dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo dell’Emilia-Romagna.
L’udienza pubblica che ha visto la Magistratura contabile promuovere i conti regionali, presieduta dal presidente della Sezione regionale per l’Emilia-Romagna, Marco Pieroni, si è tenuta lo scorso 16 luglio a Bologna nella Sala Polivalente “Guido Fanti” dell’Assemblea legislativa regionale con la requisitoria del Procuratore regionale, Carlo Alberto Manfredi Selvaggi, e alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti, e dell’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, in rappresentanza del presidente Stefano Bonaccini. Le relazioni sono state svolte dai magistrati Massimo Romano, Tiziano Tessaro, Gerarda Maria Pantalone, Marco Scognamiglio, Khelena Nikifarava, Elisa Borelli e Ilaria Pais Greco.
Sanità
Messo a dura prova dall’emergenza pandemica, il Servizio sanitario regionale, in equilibrio di bilancio, ha comunque retto. L’emergenza ha inevitabilmente prodotto importanti effetti sia sugli assetti organizzativi che su quelli economico-finanziari del Servizio sanitario regionale (Ssr). Grazie agli interventi statali straordinari sul finanziamento del SSN e attraverso l’attento governo e il costante monitoraggio e controllo della spesa da parte della Regione, anche nel 2020 il Sistema sanitario regionale, come sancisce la Corte dei Conti, presenta una situazione di equilibrio economico-finanziario e di rispetto dei vincoli e degli adempimenti amministrativi e contabili previsti.
Gestione virtuosa dei conti
Un ulteriore profilo di efficacia viene sancito dal rispetto dei vincoli di contenimento della spesa regionale relativamente a voci come spese di rappresentanza, missioni, locazioni passive, noleggio autovetture e incarichi di consulenza.
La solidità del bilancio regionale è resa evidente, oltre che dalla disponibilità di cassa anche dall’ammontare complessivo delle risorse accantonate pari a quasi 374 milioni di euro, di fondi utilizzati per la gestione corrente, a partire dal pagamento dei fornitori nei tempi previsti.
Bene anche l’indice di tempestività dei pagamenti delle fatture per transazioni commerciali: la Corte attesta non solo il rispetto medio dei tempi previsti ma anche un ulteriore miglioramento dei risultati conseguiti nel 2020: 14 giorni in meno dei 30 massimi fissati per legge.
Il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica ha comportato per le Regioni anche l’impegno a realizzare maggiori investimenti, rispetto al 2019, di oltre 77,2 milioni di euro. Obiettivi raggiunto dalla Regione Emilia-Romagna.
Complessivamente, il debito regionale a fine 2020 diminuisce di 202 milioni di euro (-30,1%) nell’ultimo quinquennio passando dai 670 milioni di euro nel 2015 ai 468 milioni nel 2020. Dato che porta a uno dei livelli di debito pro-capite più basso tra le regioni italiane.
Il risultato di amministrazione evidenzia un avanzo di oltre 511,9 milioni di euro, come noto, tutti a destinazione vincolata.
Personale
In riferimento alla gestione del personale, sempre la Sezione regionale della Corte dei Conti sottolinea come la Regione abbia completato piano per il superamento del precariato, attuando il Piano triennale dei fabbisogni di personale attraverso una stagione concorsuale che porterà all’ingresso nella pubblica amministrazione di oltre 1.500 nuove persone: previste oltre 300 nuove assunzioni in Regione, che si aggiungono alle 530 già fatte da gennaio 2021, e più di 400 negli altri enti pubblici dell’Emilia-Romagna. Prevista anche l’assunzione, a tempo indeterminato, di 39 nuovi dirigenti pubblici regionali.