Confcooperative Emilia-Romagna ha incontrato Patuanelli
I temi sottoposti al Ministro dai rappresentanti delle cooperative agricole e agroalimentari: sostegno agli agricoltori per gli effetti dei cambiamenti climatici, interventi su politiche attive del lavoro, maggiore sostegno alla finanza d’impresa
Maurizio Gardini, Stefano Patuanelli, Francesco Milza
Lo scorso 31 agosto, i rappresentanti di numerose imprese agricole hanno sottoposto temi di grande importanza al ministro alle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, nel corso di un incontro istituzionale organizzato da Confcooperative Emilia-Romagna: il sostegno agli agricoltori che subiscono gli effetti dei cambiamenti climatici, il contrasto alle iniziative che penalizzano le eccellenze Dop e Igp della regione, interventi su politiche attive del lavoro, maggiore sostegno alla finanza d’impresa.
A introdurre l’incontro è stato il presidente di Conserve Italia e di Confcooperative, Maurizio Gardini. Sono poi intervenuti il presidente di Apo Conerpo Davide Vernocchi, il presidente di Orogel Bruno Piraccini, il presidente di Caviro Carlo Dalmonte, il direttore di Emil Banca e presidente di Confcooperative Bologna Daniele Ravaglia.
Francesco Milza, il presidente di Confcooperative Emilia-Romagna, ha concluso il discorso iniziale, sottolineando la grande importanza di Confcooperative nel rappresentare tutte le filiere e in generale tutti gli agricoltori italiani. Ha ringraziato poi il ministro Patuanelli, per aver deciso di partecipare all’incontro, spiegando che “è importante che i massimi rappresentanti istituzionali conoscano da vicino le nostre strutture cooperative e ascoltino le loro richieste e istanze”.
Nuova PAC: mantenere il ruolo strategico delle Regioni
“Occorre mantenere nella nuova PAC il ruolo strategico delle Regioni” ha aggiunto Carlo Piccinini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Emilia-Romagna, che ha espresso la sua soddisfazione per l’utilizzo dei fondi europei nella regione negli anni precedenti, invitando a fare in modo che il patrimonio guadagnato non venga disperso. Infine, ha ricordato che “la nuova PAC – Politica Agricola Comune della UE, ndr – sarà molto incentrata su sostenibilità ambientale, benessere animale e lotta ai cambiamenti climatici, tutti temi che stanno a cuore anche alle nostre cooperative, da sempre in prima linea per tutelare l’ecosistema”, ma che non bisogna scaricare il peso dei costi della transizione ecologica sulle imprese, e che anzi esse vengano munite di supporti economici e una revisione delle norme.
Consentire agli imprenditori di fare impresa agendo sulla burocrazia
Da parte sua il ministro Patuanelli ha affermato che “non esiste sostenibilità ambientale, senza sostenibilità economica e sociale: qualsiasi sforzo chiesto a un’impresa deve essere accompagnato da adeguate misure di sostegno che operino nei giusti tempi”. Il ministro ha ammesso il grande numero di sfide da superare per raggiungere gli obiettivi prefissati per il settore primario: “sostenere le aziende agricole tutelandone, prima di tutto, la produzione, insistere sul fronte degli investimenti e intervenire sull’ambito delle assicurazioni, modificando strumenti e tempi ma sollecitando i produttori a proteggere le proprie coltivazioni”. Patuanelli ha concluso con un invito a continuare ad impegnarsi sul livello comunitario, in cui si sono già ottenuti risultati importanti, e su quello nazionale, dove l’impegno deve essere massimo per consentire agli imprenditori agricoli di fare impresa agendo sulla burocrazia, definendo regole chiare e garantendo risorse crescenti e strumenti adeguati e innovativi.