L’azienda, bene condiviso
Intervista a Matteo Pettenati, amministratore di Centauro Spa, attiva dal 1946 con una fonderia e nella produzione di macchine per legno.
a cura di Alessandro Cattini
Come riferito nel numero scorso di Notizie, nel cammino di avvicinamento alla 49° Settimana Sociale dei cattolici italiani (Taranto, 21-24 ottobre), un gruppo di giovani di varie associazioni, che negli ultimi mesi si sono confrontati sul tema del lavoro in relazione all’attuale crisi ambientale e sociale, ha incontrato tre imprenditori carpigiani, ponendo loro alcune domande sulla sostenibilità. Di seguito pubblichiamo la prima intervista, rivolta a Matteo Pettenati, amministratore di Centauro Spa.
Di recente la sua azienda è stata coinvolta nella compilazione di un questionario preparatorio per la Settimana Sociale poiché attenta a buone pratiche sociali e ambientali. Di che cosa vi occupate nello specifico?
Centauro è un’azienda familiare che nasce nel 1946. Noi rappresentiamo la terza generazione e produciamo macchine per la lavorazione del legno come seghe a nastro, torni e centri di lavoro a piè assi. C’è sempre stata anche una divisione fonderia, nata per realizzare alcuni pezzi per queste macchine (ma anche per conto terzi), ma fino al 2008 l’attività principale era la produzione delle macchine per legno. In quell’anno, a causa della crisi, abbiamo dimezzato i fatturati di entrambe le divisioni e in seguito siamo riusciti a ripartire meglio con la fonderia, producendo anche per nuovi mercati esteri. Gli impianti che avevamo all’epoca risalivano a trenta o quaranta anni prima: abbiamo quindi dovuto recuperare gli investimenti non fatti nei decenni precedenti. Abbiamo davvero creduto in questo progetto di ristrutturazione. Ora molti impianti sono rinnovati e ne vediamo i frutti, anche dal punto di vista della qualità del lavoro dei collaboratori.
Il questionario sulle buone pratiche indagava in particolare sei aree: l’azienda e il governo dell’organizzazione, le persone e di lavoro, i rapporti con i cittadini/consumatori, la catena di fornitura, i comportamenti verso l’ambiente naturale, i comportamenti verso la comunità locale. Quale di queste pensa rappresenti meglio il vostro impegno?
Considerando entrambe le divisioni aziendali, noi contiamo circa un’ottantina di collaboratori. Potremmo dire che l’attenzione verso i lavoratori ci ha sempre contraddistinto. Mio nonno, il fondatore, morto nel 2007 a 93 anni, non si preoccupava di “diventare ricco” e spesso aiutava i suoi dipendenti a creare nuove aziende, perfino concorrenti. Incontriamo ancora persone che ci dicono: “Una volta tuo nonno mi ha pagato questo o quello”. Lui cercava di aiutare chi incontrava, spesso nel silenzio, sperando di ottenere collaborazione… continua a leggere.