Regole severe e burocrazia più snella
Dal 10 gennaio l’Emilia Romagna è in zona gialla: le novità, l’obbligo del Super Green Pass. I casi nelle scuole e il nuovo ruolo delle farmacie.
di Maria Silvia Cabri
Raffaele Donini
“Siamo in attesa del picco, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. I numeri sono imponenti – quasi 20mila casi al giorno, circa duemila casi per 100mila persone quando una settimana fa erano 1.600 e due settimane fa 500 – e non abbiamo mai avuto una progressione così importante, tanto che dobbiamo evitare che le strutture sanitarie vadano in sofferenza, ma va comunque rilevato che da inizio pandemia non abbiamo mai ricoverato, in percentuale, così poco, sotto il due per cento dei casi. In terapia intensiva sono occupati 147 posti su 890; quasi l’80% dei ricoveri riguarda non vaccinati. Dunque, il sistema sanitario regionale sta reggendo” – Raffaele Donini, assessore alla Sanità in Emilia-Romagna.
Da lunedì 10 gennaio l’Emilia Romagna è entrata in zona gialla, in quanto sono state superate le soglie limite di incidenza (più di 50 casi positivi ogni 100mila abitanti), occupazione terapie intensive (10%) e reparti non critici (15%). Inoltre, sempre da questa data sono scattate le regole nel nuovo decreto del Governo.
La maggiore novità riguarda l’obbligo di Green Pass rafforzato, che si ottiene solo previa vaccinazione o dopo la guarigione dal Covid, per salire su tutti i mezzi di trasporto, aerei, treni, navi, pullman, autobus e metropolitane. Necessario anche in piscine e palestre, alberghi, fiere, cerimonie, per andare al cinema, a teatro, a concerti all’aperto e al chiuso, per visitare mostre e musei, così come in bar e ristoranti anche se si consuma all’aperto.
Inoltre, per la fascia d’età dei 12-15 anni è possibile ricevere la terza dose di vaccino. Queste regole sono valide fino alla cessazione dello stato di emergenza fissato al 31 marzo.