L’esempio di un amore più grande
di Corrado Corradi
Per il secondo anno consecutivo la pandemia obbliga anche la parrocchia di Cibeno a festeggiare la propria Patrona, Sant’Agata, senza appuntamenti conviviali o eventi non strettamente religiosi.
Ciò ha consentito di concentrare tutte le attenzioni sull’aspetto spirituale e religioso della festa, richiamando i fedeli a scandire con alcuni momenti di preghiera la giornata del 5 febbraio in cui si fa memoria della santa. La recita delle Lodi al mattino ed il canto dei Vespri nel tardo pomeriggio sono stati il prezioso strumento per predisporre i fedeli alla solenne celebrazione eucaristica della sera, presieduta dal nuovo parroco, don Andrea Zuarri, e concelebrata dal “parroco emerito”, don Carlo Gasperi, e da don Riccardo Paltrinieri, che per dieci anni, dal 2010 al 2019, a Cibeno è stato prima collaboratore e poi vicario parrocchiale.
Don Andrea ha preso spunto dal ritornello del salmo responsoriale della messa “alle tue mani Signore affi do la mia vita” per invitare i presenti a non temere per il proprio futuro, perché “qualunque cosa possa accadere, qualsiasi cosa ci possano riservare le giornate, i tempi e gli avvenimenti, la nostra certezza è che la nostra vita è al sicuro nelle mani del Signore.
Condividi sui Social