Sessualità
Etica della vita, Il Settimanale
Pubblicato il Marzo 10, 2022

Sessualità e terapie

 

La terapia di conversione, chiamata erroneamente anche terapia riparativa, è una pratica definita pseudoscientifi ca rivolta al cambiamento dell’orientamento sessuale, dall’omosessualità all’eterosessualità. Questo tipo di terapia è anche rivolta ad eliminare o ridurre i desideri e comportamenti omosessuali. Le tecniche sono diverse e svariate: dalle tecniche psicanalitiche, alla lobotomia, alla spiritualità.

Solitamente questo tipo di terapia è associata e promossa da ex gay, molto spesso convertiti a un fanatismo religioso. Questo tipo di approccio, nonostante non sia scientificamente provato, viene praticato. Nel mese di gennaio 2022 il Parlamento francese ha approvato in via definitiva una legge che vieta le terapie di conversione, tra i motivi, la critica forte della comunità scientifica. Uno dei pilastri della critica è senz’altro quella della pretesa di curare l’orientamento sessuale delle persone non eterosessuali o con disforia di genere.

La cosa che forse ha accelerato questa presa di posizione sono le modalità con le quali vengono somministrate le cure, che prevedono addirittura anche l’elettroshock. La nuova legge è stata presentata dal partito dell’attuale presidente e introduce nel codice penale un nuovo reato per chi pratica questa tipologia di terapie con pene severe dal punto di vista pecuniario, soprattutto nel caso in cui siano coinvolti minori. Un tempo questa azione” riparatrice” veniva associata ad altri reati ora invece ha una sua collocazione ben precisa.

Oltre alla Francia ricordiamo che in altri Paesi le terapie di conversione sono vietate tra cui Germania, Malta, Brasile, Canada. Da questa scelta, per molti aspetti condivisibile, si giunge, come era prevedibile, ad una deriva ideologica che spinge ad una visione che colloca tutte le scelte sessuali sullo stesso piano. Questo visione è certamente lapalissiana per chi interpreta la sessualità come fluidità di genere, mentre non lo è per niente per chi interpreta la sessualità come esclusivamente dimorfica ed eterosessuale. Comunque sia, il tema della questione è la terapia di conversione che mi pare, in sostanza, non pienamente condivisibile dal punto di vista etico, soprattutto nelle modalità in cui viene proposta e attuata.

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