Ucraina: il tempo della solidarietà
Le indicazioni per muoversi in modo coordinato con gli Enti e le Istituzioni che stanno allestendo il piano degli aiuti e dell’accoglienza. Una situazione di emergenza che si annuncia di lunga durata.
Prosegue senza sosta l’impegno della Comunità ucraina di Carpi, sostenuto dal coordinamento dell’Unione Terre d’Argine e dalla Caritas diocesana e da alcune parrocchie, per organizzare la raccolta degli aiuti materiali e per l’accoglienza dei profughi in arrivo. La conferma che le notizie che giungono attraverso i media siano reali, arriva direttamente dalle persone con le quali i cittadini ucraini sono ancora in contatto ogni giorno e che sono bloccate in Ucraina. In settimana partiranno i primi mezzi con destinazione Polonia, Slovacchia, i confini più accessibili e dove si stanno allestendo i siti di accoglienza dei profughi in attesa di essere smistati in altri paesi europei. Nei giorni scorsi la Caritas Diocesana di Carpi ha fornito le prime indicazioni per gestire al meglio la solidarietà in sintonia con la Caritas Italiana e con le Caritas attive negli altri paesi europei.
La Caritas diocesana di Carpi desidera esprimere la propria vicinanza al popolo ucraino, vittima di una escalation di violenza che non risparmia la popolazione civile. Il Paese dall’inizio del conflitto ad oggi, ha visto partire circa 1 milione di persone in fuga (400.000 solo negli ultimi due giorni). Le previsioni parlano di 4 milioni di profughi e 12 milioni di persone in stato di bisogno nel territorio ucraino. La maggior parte di esse si sposta verso i Paesi limitrofi, in particolare verso Polonia, Romania e Moldavia. Le Caritas dell’Ucraina insieme alle Caritas dei Paesi confinanti stanno collaborando strettamente con Caritas Europa e Caritas Internationalis per donare beni di prima necessità, trasporto sicuro, accoglienza nei centri Caritas, supporto psico sociale, condivisione di tutte le informazioni corrette.