“Evento ritmico” per la pace con i giovani di Nomadelfia
Domenica 18 settembre, al termine dell’iniziativa “Campane per la pace”, alle 19.30, sul sagrato della Cattedrale, i giovani di Nomadelfia animeranno un evento di sensibilizzazione sul tema della pace promosso dalla Diocesi di Carpi. Percussioni, letture, canti e presentazione del progetto “Nomadelfia, profezia di giustizia e fraternità”
Uno dei due campanili della Cattedrale di Carpi
Domenica 18 settembre, al termine dell’iniziativa “Campane per la pace”, promossa dalla “Consulta C” del Comune di Carpi con altre istituzioni e realtà cittadine e del territorio, la Diocesi di Carpi organizza un evento speciale sul tema della pace.
Alle 19.30, dopo i rintocchi all’unisono delle campane delle chiese cittadine – suoneranno alle 19.15 in punto – sul sagrato della Cattedrale interverranno una ventina di giovani della comunità di Nomadelfia per un momento di riflessione sull’impegno, a cui tutti sono chiamati, per costruire la pace e la fraternità.
I ragazzi saranno protagonisti di un “evento ritmico” secondo la particolare tecnica del “drum circle”: riuniti in cerchio e guidati da un animatore esperto, suoneranno in sincrono tamburi e percussioni di vario tipo, richiamando l’attenzione dei passanti e coinvolgendoli. La ritmica sarà interrotta da alcune pause per dare spazio alla lettura di brani sulla pace.
A conclusione dell’evento, i giovani di Nomadelfia eseguiranno un canto e illustreranno le iniziative del progetto “Nomadelfia, profezia di giustizia e fraternità” previste dal 16 settembre al 23 ottobre, con particolare riguardo per la mostra diffusa “I luoghi di don Zeno” allestita a Fossoli, Carpi, San Giacomo Roncole, Mirandola, Modena e Nonantola.
“Al suono delle campane, con la sua significativa funzione di richiamo, la Diocesi ha pensato di aggiungere un’iniziativa di ulteriore sensibilizzazione – afferma don Carlo Bellini, vicario episcopale per la pastorale e l’evangelizzazione, che sarà presente all’evento del 18 settembre -. Ecco allora l’invito ai giovani di Nomadelfia, portatori dell’eredità spirituale di don Zeno, e la scelta del ‘drum circle’, una tecnica che crea relazioni fra le persone, perché le fa suonare insieme, ciascuna con le sue particolarità e doti. Il ritmo, dunque, come veicolo per costruire connessioni di fraternità. Ringraziamo i giovani di Nomadelfia – conclude – per la loro disponibilità a partecipare e per l’entusiasmo che, ne siamo certi, metteranno nel ‘fare rumore’ a sostegno della pace”.