A Mirandola “I luoghi di don Zeno”
In Duomo è allestita fino al 23 ottobre una sezione della mostra diffusa dedicata a Nomadelfia.
Fino a domenica 23 ottobre è visitabile in Duomo una delle sezioni della mostra diffusa “I luoghi di don Zeno” nell’ambito del progetto “Nomadelfia, profezia di giustizia e fraternità”. I pannelli esposti raccontano, attraverso fotografie e testi, il legame di don Zeno con Mirandola e il suo territorio, di cui erano originari i coadiutori dell’opera nascente del sacerdote, fra cui la prima “mamma di vocazione”, la mirandolese Irene Bertoni, seguita da Norina Galavotti di San Giacomo Roncole. Le immagini delle due mamme sono fra quelle che suscitano particolare commozione, così come il ricordo dei sei collaboratori dell’Opera Piccoli Apostoli nella resistenza impiccati a San Giacomo Roncole il 30 settembre 1944.
Uno spazio è inoltre dedicato ad illustrare com’è Nomadelfia oggi, una comunità di circa 180 persone che vive e lavora nella zona di Grosseto. La mostra, infatti, non vuole essere una “operazione nostalgia”, ma intende dimostrare come il seme gettato da don Zeno nel nostro territorio continui a portare frutto, e anche molto lontano. Si pensi alla presenza di Nomadelfia iniziata di recente in Tanzania. La mostra è accompagnata da una serie di eventi il cui calendario è disponibile in Duomo.
Le altre sedi della mostra
Anche la parrocchia di San Giacomo Roncole ospita, in canonica, una sezione della mostra “I luoghi di don Zeno”: fu proprio qui, all’interno del “casinone”, che negli anni ‘30 don Zeno, allora vicario parrocchiale, iniziò l’Opera Piccoli Apostoli per dare una famiglia ai bambini orfani e abbandonati.
Le altre sedi, visitabili fino a domenica 23 ottobre, sono l’ex campo di concentramento di Fossoli, dove nel maggio 1947 don Zeno e i suoi ragazzi si trasferirono. In questa sede è esposta anche la mostra “Nomadelfia. Oasi di fraternità” dell’apprezzato fotografo Enrico Genovesi. Poi Carpi, con la Cattedrale, cuore della Chiesa diocesana, e la casa della Divina Provvidenza, sede dell’esperienza Mamma Nina, sorella di don Zeno. Infine, Modena, nel Seminario Metropolitano, e Nonantola, presso il Museo dell’Abbazia, per ricordare come all’inizio dell’Opera Piccoli Apostoli furono più numerosi i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola a dare vita con Zeno alla prima fraternità sacerdotale interdiocesana.
Il progetto “Nomadelfia. Profezia di giustizia e di fraternità” è promosso da Nomadelfia, Diocesi di Carpi e Fondazione Fossoli con il patrocinio della Provincia di Modena, dei Comuni di Carpi e di Mirandola e dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola, in collaborazione con le Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi e di Mirandola.