Primo utilizzo di Colibrì, sistema salvavita di supporto cardio-polmonare
Prodotto da Eurosets, azienda con sede a Medolla, nel distretto biomedicale, Colibrì è stato utilizzato per la prima volta in una procedura clinica a Montpellier in Francia per supportare le funzioni cardiache post intervento di sostituzione della valvola tricuspide
Si stima che siano 12 milioni le persone che ogni anno nel mondo potrebbero beneficiare di una terapia ECLS (Extracorporeal Life Support): sono 3 milioni i casi di shock cardiogeno e altrettanti quelli di arresto cardiaco, 6 milioni quelli per ARDS (sindrome da distress respiratorio acuto). E se un dispositivo di meno di 9kg e tanto piccolo da stare in uno zaino potesse fare la differenza?
È il caso di Colibrì, il più leggero dispositivo salvavita attualmente esistente. Ideato da Eurosets, azienda con sede a Medolla, leader nella progettazione produzione e commercializzazione di dispositivi medici avanzati, Colibrì è in grado di sostituire temporaneamente la funzione di cuore e polmoni di pazienti adulti, pediatrici e neonatali, e viene impiegato ad esempio per la rianimazione cardiopolmonare extracorporea (E-CPR) in caso di arresto cardiaco o per gravi compromissioni delle funzioni polmonari.
Il dispositivo di Eurosets ha ricevuto il marchio CE nell’ottobre 2022 ed è estremamente compatto, portatile ed idoneo al trasporto estremamente agevole ovunque si trovi il paziente. Dispositivi per ECMO come Colibrì verranno sempre più impiegati all’interno della “catena della sopravvivenza”, realizzando un vero e proprio percorso salvavita. Si ipotizza che grazie all’impiego di questi dispositivi, in caso di arresto cardiaco, la percentuale di sopravvivenza possa arrivare al 60%.
La prima procedura clinica – definita “first in man” – è stata eseguita dal team guidato dal dott. Philippe Guadard, responsabile dell’unità di terapia intensiva al Arnaud de Villeneuve University Hospital di Montpellier in Francia. Il paziente è stato sottoposto ad intervento di sostituzione della valvola tricuspide e, a causa di un’endocardite che aveva severamente danneggiato il muscolo cardiaco, il suo cuore è stato supportato dal sistema cardio-circolatorio Colibrì in attesa di una ripresa graduale delle funzioni.
“Siamo orgogliosi di aver realizzato un dispositivo come Colibrì, sistema innovativo il cui potenziale potrà rivoluzionare le cure nell’ambito delle procedure di sostituzione temporanea delle funzioni di cuore e polmoni gravemente compromessi e fornire un importante contributo in termini di aumento della percentuale di sopravvivenza – afferma Antonio Petralia, CEO, Vice Presidente Esecutivo e Direttore Tecnico-Scientifico di Eurosets –. Il nostro obiettivo è rispondere alle differenti necessità attraverso innovazioni tangibili, e Colibrì è pienamente in linea con questa visione”.
Colibrì è attualmente presente in alcuni centri europei selezionati in cui sono state realizzate le prime applicazioni terapeutiche. In particolare sono 7 i centri di eccellenza in Europa che stanno utilizzando Colibrì, in Francia, Germania, Italia, Belgio e Spagna.