Scelte etiche e consapevoli: ne siamo capaci?
di Maria Silvia Cabri
“La nascita e l’infanzia”: questo il titolo del libro pubblicato da Gabriele Semprebon, sacerdote, fisiopatologo, bioeticista, rientrante nella collana “Etica in Famiglia”. Il sottotitolo del volume, “La bellezza della nascita, l’utilità della cura” introduce le tematiche trattate e quello che è lo scopo del testo, ossia porsi come uno strumento per conoscere, orientare il nostro sguardo e decidere per il meglio, quando è in gioco il valore della vita umana e la sua qualità.
Don Gabriele, qual è il filo conduttore del suo libro?
Accogliere la vita è un dono e una gioia grande, ma non va disgiunto dall’autentica maternità e paternità responsabili. Di fronte alle sfide della bioetica nel campo della natalità e della cura per la persona nei primi anni dello sviluppo, oggi è indispensabile informarsi per compiere scelte consapevoli e dare, anche così, una forma efficace al nostro amore. Diventa dunque fondamentale proteggere la vita ai suoi inizi, tra scienza, tecnica e grandi sfide morali.
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