Parte dall’Unione Terre d’Argine il progetto “Un Argine all’Azzardo”
1° Rapporto sul gioco d'azzardo legale (Federconsumatori Modena): spesa nel gioco d’azzardo per il 2021, è di 190 milioni di euro (oltre 21mila euro giocati ogni ora)
I dati sono allarmanti: il gioco d’azzardo è in crescita. Secondo quanto emerge dal 1° Rapporto sul gioco d’azzardo legale nell’Unione Terre d’Argine, redatto da Federconsumatori di Modena, la spesa nel gioco d’azzardo (fisico e da remoto) stimabile in modo prudenziale, per l’annualità 2021, è attorno ai 190 milioni di euro (ovvero oltre 21mila euro giocati ogni ora). Per avere un’idea comparativa di cosa possa equivalere a questa enorme cifra, essa corrisponde al 64% della spesa per alimentari e bevande analcoliche sostenuta nel 2021 dai residenti nei quattro comuni dell’Unione, a 14 volte i costi del servizio di igiene urbana nell’Unione, a 8 volte l’assestato IMU 2021 dei quattro Comuni e supera di molto la cifra stanziata dalla Regione per la costruzione del nuovo ospedale di Carpi (130 mln di euro)”. Un fenomeno allarmante su cui l’Unione delle Terre d’Argine, vuole intervenire con il progetto “Un Argine all’Azzardo” (che finanzia per una somma di € 146.897,49), nato per contenerne le ricadute in termini di salute delle persone, di drammi familiari e di disastri economici e sociali, causati dall’abuso del gioco. La proposta dell’Unione mette a sistema la collaborazione di diversi soggetti territoriali (che contribuiscono anche finanziariamente con € 62.298,00), integrando le rispettive competenze, esperienze e iniziative: CSV TERRE ESTENSI ODV (Capofila), CEIS A.R.T.E. Cooperativa Sociale, CENTRO SOCIALE PAPA GIOVANNI XXIII S.C.S. ONLUS, DEDALO ODV, FEDERCONSUMATORI PROVINCIA DI MODENA APS.
“Soprattutto in momenti di crisi economica – commenta il presidente dell’Unione delle Terre d’Argine, Alberto Bellelli – dobbiamo tenere alta l’attenzione e rafforzare le attività di contrasto alle ludopatie che possono portare persone già fragili ad indebitarsi ulteriormente e a minare l’equilibrio personale e delle proprie famiglie. Per questo, abbiamo voluto coinvolgere le associazioni del terzo settore per coprogettare una vasta serie di iniziative che possano su più piani essere a contrasto di comportamenti patologici”.
Come noto, il principale rischio del gioco d’azzardo è la dipendenza, ovvero non riuscire più, letteralmente, a smettere di giocare. Per questo fra i principali obiettivi di questo percorso vi è dare sempre maggiore supporto alle persone e alle famiglie che necessitano di un accompagnamento.
“Continua l’azione di prevenzione e contrasto al gioco patologico – aggiunge Massimo Bigarelli, medico, Direttore di Struttura Complessa Dipendenze Patologiche Area Nord – Carpi e Mirandola – in Azienda USL tramite coordinamenti territoriali che coinvolgono i professionisti , il terzo settore, le polizie locali, i servizi sociali e i centri di salute mentale. Gli utenti seguiti ogni anno dall’azienda sono circa 220 e l’attenzione è rivolta anche ai familiari che possono rivolgersi ai servizi Dipendenze Patologiche per un orientamento e sostegno. Ad oggi, nel Distretto di Carpi, abbiamo in carico una ventina di utenti mentre hanno preso contatto con noi un’altra cinquantina di persone, nell’esercizio 2022, con un aumento tendenziale del 10%”.
Le prime iniziative che prenderanno avvio riguardano l’allargamento della rete di sportelli territoriali per la consulenza alle famiglie sovra indebitate, cui i cittadini dell’Unione Terre d’Argine posso rivolgersi, indipendentemente dal comune di residenza. A questi si aggiungono gli Sportelli di ascolto psicologico a cura di Ceis A.R.T.E.; lo Sportello di ascolto a distanza; Il Gruppo di sostegno per giocatori patologici e il Gruppo di sostegno per familiari di giocatori patologici, a cura di Centro Sociale Papa Giovanni XXIII.
Le associazioni del terzo settore, da tempo molto attente al tema del gioco d’azzardo sul territorio, hanno dato il via, già dal 2015, ad un tavolo di lavoro e di confronto su questo tema, per sensibilizzare la popolazione e collaborare con le istituzioni.
“Come Centro Servizi Volontariato Terre Estensi – ricorda Valeria Lodi CSV Terre Estensi, coordinatrice del Progetto – da sempre svolgiamo un ruolo di supporto e coordinamento delle progettualità delle associazioni del terzo settore. L’azione congiunta e integrata tra privato sociale, istituzioni e servizio sanitario costituisce l’elemento innovativo del progetto Un Argine all’azzardo, da noi coordinato e riteniamo sia un elemento imprescindibile per dare forza ed efficacia alle numerosi azioni che intendiamo mettere in campo”.
Nel corso del 2023, alla campagna di sensibilizzazione contro il gioco d’azzardo patologico, per tentare di dare massima diffusione al Progetto, si aggiungeranno gli incontri con i rappresentanti dei diversi servizi territoriali (medici di medicina generale, farmacie, sindacati, società sportive, associazioni di categoria) e gli incontri dedicati sia alla popolazione anziana, sia alle scuole del territorio.
Dall’analisi del primo Rapporto sul gioco d’azzardo legale nell’Unione, redatto da Federconsumatori di Modena (in allegato), saltano all’occhio diverse voci allarmanti: il Gratta&Vinci è cresciuto del 39%, nel 2021 sul 2020; il gioco on line, il Poker in particolare, cresce nello stesso periodo, del 30%, superando nelle Terre d’Argine gli 85 milioni di euro. Il gioco fisico, arretrato in modo rilevante con la chiusura delle Videolottery durante la pandemia, sta tornando rapidamente alle cifre del passato.
“Il rapporto esamina l’evoluzione, negli ultimi anni – sottolinea Pamela Bussetti, Responsabile area Sanità Federconsumatori provincia di Modena APS – delle cifre spese nei singoli giochi d’azzardo dai cittadini e dalle cittadine dei quattro Comuni dell’Unione. Dati preoccupanti, in crescita, che meritano grande attenzione; numeri inediti qui presentati per la prima volta. Si intuisce una crescita del gioco nella parte più giovane della popolazione. Mentre assistiamo a cambiamenti vorticosi, che hanno visto a livello nazionale il largo sorpasso del gioco online sul gioco fisico. Il rapporto esamina gli effetti della pandemia sul gioco d’azzardo nelle Terre d’Argine, ed ipotizza scenari futuri”.