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Tratta di esseri umani, corso di formazione promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII

C’è anche Modena tra le sedi che dal 9 marzo ospiteranno il corso di formazione sulla tratta di esseri umani, promosso, nell’ambito del Progetto Amelie, dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, in sinergia coi servizi sociali e sanitari di sei città italiane. E’ rivolto a personale sanitario e dei servizi sociali e finanziato dal programma Amif (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione) dell’Unione Europea

Tratta di esseri umani, corso di formazione promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII

 

Come riconoscere una vittima di tratta, sfruttata nella prostituzione o nel lavoro nero? Come prendersi cura di minorenni costretti ad economie illegali o accattonaggio nelle nostre città? A questi interrogativi intende rispondere il Progetto Amelie promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII che, in sinergia coi servizi sociali e sanitari di sei città italiane, propone percorsi formativi ad accesso gratuito. Simulazioni e case study per imparare ad identificare e proteggere chi, sfruttato da trafficanti e reti mafiose senza scrupolo, troppo spesso resta invisibile.

Questi gli appuntamenti:

  • Crema; giovedì 9 marzo online, giovedì 20 aprile presso la Sala ricevimenti del Comune di Crema;
  • Modena; venerdì 10 marzo presso il CSV Terre Estensi in Viale della Cittadella 30;
  • Biella; lunedì 13 marzo online, giovedì 13 aprile presso il Centro territoriale per il volontariato ETS;
  • San Benedetto del Tronto (AP), giovedì 30 marzo nell’Aula Convegni di AST.

 

Il Progetto europeo Amelie si propone di rafforzare le capacità di almeno 200 professionisti, operatori sanitari e di servizi in prima linea, per favorire l’identificazione delle vittime. Fornisce riferimenti e supporto con particolare attenzione alle donne, in una prospettiva di genere e sensibile al trauma. È realizzato da KMOP – Centro di Azione Sociale e Innovazione (Grecia), SOLWODI (Germania), Differenza Donna APS (Italia), PAYOKE (Belgio) e Comunità Papa Giovanni XXIII (Italia) ed è finanziato dal programma AMIF (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione) dell’Unione Europea.

Cinque organizzazioni hanno unito le forze per raggiungere almeno 200 professionisti sanitari. Gli strumenti di formazione dedicati e di sviluppo delle competenze vogliono sostenere l’uscita dalla tratta e l’empowerment di 180 persone sopravvissute alla tratta, favorendo il loro accesso ai servizi di supporto psicologico e all’assistenza sanitaria specializzata, anche grazie ad una campagna di sensibilizzazione sui social.

Martina Taricco, psicologa e referente internazionale del settore tratta per la Comunità di don Benzi, è tra le formatrici: “L’impatto sulla salute delle persone vittime di tratta è sempre più rilevante. Il personale sanitario che risponde al loro bisogno di cura si trova ad operare in una zona di frontiera, una terra di mezzo in cui s’intercettano potenziali vittime, anche prima dell’attivazione di operatori specializzati. Medici, infermieri e personale dei servizi sociali hanno la possibilità di prevenire forme di grave sfruttamento e di interrompere i circuiti di violenza quando sono in grado di riconoscere tempestivamente chi è sfruttato. È importante sapere poi quali procedure attivare e a chi rivolgersi”.

Per informazioni: [email protected]

Per iscrizioni all’evento a Modena: https://www.semprenews.it/evento/Progetto-Amelie-incontro-a-Modena-668.html

Sito web: www.project-amelie.eu

 

 

 

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