Le nuove leggi spagnole
Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon.
Nel mese di Febbraio di quest’anno, il Parlamento spagnolo ha approvato una legge che consente l’aborto alle minorenni senza il permesso dei genitori ed ancora, una normativa che consente il cambio di sesso fin dall’adolescenza. Oltre a questo, che è già aberrante, sconcerta la possibilità prevista dalla legge di essere imputati se si fa obiezione di coscienza o semplicemente per manifestare contro questo provvedimento. Siamo nella logica dell’assurdo. Marina Casini scrive: «Tutto ruota attorno al dogma laicista dell’autodeterminazione autoreferenziale e assolutizzata… Lo stravolgimento totale dei diritti e prima ancora della persona. Un attentato letale anche alla democrazia. Basta dare un’occhiata ai punti fondamentali. Facilitazioni per l’aborto anche per le minorenni, congedo pagato dallo Stato per “mestruazioni invalidanti” (un eufemismo per dire aborto), la transessualità come normalità e “diritto alla libera autodeterminazione di genere” per ragazze e ragazzi dai 16 anni in su, obiezione di coscienza calpestata, sanzioni per chi manifesta a favore del diritto a nascere e della rilevanza sociale della differenza sessuale maschilefemminile. Sono i nuovi moralisti, che chiamano bene il male e male il bene e che non tollerano che siano messi in discussione i loro “diktat”… Guai a cercare di scalfire la copertura di menzogna che riveste la pretesa di chiamare “diritto umano” la disumanizzazione»…
È evidente che le aggressioni contro la vita umana e la famiglia sono divenute sempre più frequenti e sofisticate e che l’attacco ha come obiettivo quello di cambiare il modo di pensare dei popoli, cioè di cambiare i criteri del giudizio morale e giuridico. Un assedio che sembra invincibile anche perché non riguarda solo la Spagna, ma è presente – dove più massicciamente, dove meno – in tutto il mondo. Che fare?” Quando uno Stato non permette più nemmeno di manifestare una propria opinione è arrivata la morte della democrazia. E’ altresì interessante notare come questo valga solo per alcuni temi mentre, al contrario, la libertà di opinione viene pretesa in tutti i modi e in tutte le salse quando si vuole imporre la propria ideologia. Più che la domanda che fare viene da domandarsi: dove si fermeranno?
È uscito per la collana “Etica in famiglia” (ed. San Paolo, 10 euro), il secondo volume curato da don Gabriele Semprebon dedicato ai temi del fine vita.