Fism, al via le iscrizioni nei nidi d’infanzia
Fism (Federazione Italiana Scuole Materne): sono aperte le iscrizioni per il prossimo anno educativo presso i nidi d’infanzia aderenti alla Federazione nella provincia di Modena. Si tratta di servizi sempre più importanti per le famiglie. Negli ultimi anni è infatti aumentata la richiesta, nonostante il calo demografico
di Stefania Cucconi, coordinatrice pedagogica Fism
Servizi 0-3 necessità crescente
I servizi nido sono sempre più sentiti come importanti dalle famiglie, infatti, negli ultimi anni è aumentata la richiesta di iscrizioni, nonostante il calo demografico. Diverse sono le motivazioni di questa flessione: le generazioni di nonni sono ancora lavoratori e si evidenzia in genere una loro minore disponibilità; le famiglie sono più sole nell’accudimento dei bambini, le madri hanno necessità di rientrare al lavoro.
Negli ultimi anni, si delinea un’anticipazione della domanda di iscrizione, già dal primo anno di vita dei figli. Questa nuova richiesta è data da esigenze nella gestione famigliare e nella correlata condizione lavorativa delle madri, ma soprattutto si registra un cambiamento di mentalità nelle giovani famiglie. Sempre più il nido sta perdendo la sua immagine come luogo di sola cura e sostegno per la famiglia, per acquisire una propria e significativa identità di servizio educativo in cui accanto al ruolo della cura, si affianca l’importante riconoscimento del ruolo educativo di questi servizi: gli educatori sono considerati come soggetti che sostengono la crescita e lo sviluppo del bambino e delle bambine. Pertanto, la frequenza al nido, non è più scelta dalle famiglie con un unico criterio di necessità per i genitori che lavorano, ma anche da coloro che al di là di questa esigenza, cercano un luogo per la crescita educativa dei propri figli.
Servizi Fism accreditati e inseriti in un contesto di qualità diffusa
Il cambio di mentalità è stato sostenuto da diversi contributi pubblici alle famiglie, che possono accedere ad agevolazioni che sostengono una scelta libera dal peso economico, soprattutto per quelle famiglie più in difficoltà. Ad esempio, il progetto “Al nido con la regione” rende accessibile la retta del nido anche alle famiglie con un reddito basso e permette di poter agire, fin dalla più tenera età, contro gli svantaggi educativi inserendo bambini e genitori in una più ampia comunità con un progetto educativo che coinvolge bambini e genitori. Questa è una possibilità che possono offrire soltanto i servizi accreditati, come i nidi Fism, che sostengono da sempre l’inclusione educativa e sociale anche delle famiglie più in difficoltà. I nidi accreditati sono riconosciuti all’interno di un sistema più ampio che ha come criterio primario il principio di qualità diffusa. L’obiettivo dell’accreditamento è quello di garantire alle famiglie servizi nido, che se pur di diversa gestione e orientamenti pedagogici, possa offrire un servizio di qualità educativa, definita tramite una serie di criteri generali, garantita dalla presenza di un pedagogista in ogni struttura e monitorata periodicamente attraverso uno strumento di valutazione.
Nidi Fism: comunità educanti
L’ingresso al nido d’infanzia è un passo importante per i bambini che per la prima volta lasciano l’ambiente domestico, per una prima comunità in cui incontrare coetanei in un luogo che sostiene in tanti modi le loro autonomie e prime relazioni. Esso costituisce una scelta fondamentale per le famiglie che sempre più riconoscono il nido come un luogo di incontro: si va delineando come un servizio in grado di costruire comunità anche per i genitori che si sentono sempre più soli nel loro ruolo.
Le linee guida pedagogiche 0-6 (DL n. 65, 2017), richiamano questa nuova e sempre più centrale funzione: “L’insieme di servizi educativi e scuole dell’infanzia, con la loro cultura del riconoscimento e del valore della differenza, propone possibilità di dialogo, incontro, conoscenza per i genitori e i bambini. Le relazioni di aiuto, la solidarietà, le amicizie spesso durature favoriscono anche il senso di appartenenza ad una comune cittadinanza, promuovendo dinamiche di coesione sociale. In un quartiere, un nido, un centro per bambini e famiglie o una scuola dell’infanzia sono punti di riferimento per sentirsi meno soli”.
Il progetto pedagogico che i nidi Fism condividono pone al centro il desiderio di costruire comunità educanti: “Parlare di comunità educante nei servizi Fism significa fare riferimento a tutti i soggetti che sono parte di un contesto non solo educativo, ma umano, capace di creare e curare i legami che possono stabilirsi tra di loro. Legami che non sono necessariamente spontanei, ma scelti, voluti, costruiti con pazienza, senza deleghe, in modo che ciascuno resti se stesso, facendo la sua parte, cercando e offrendo maggiore forza attraverso le relazioni che stabilisce.
Alla luce di queste parole, i servizi Fism non pongono al centro soltanto il bambino, ma si allarga per coinvolgere tutta la famiglia, realizzando la dimensione comunitaria anche tra gli adulti che a vario titolo vivono la scuola, genitori e sempre di più anche i nonni.
Le famiglie sono parte integrante di questa realtà, soggetti con cui costruire una forte rete di relazione, con cui sostenere le crescita di ognuno dei bambini che viene affidato alle cure della scuola. Si desidera creare una comunità di soggetti legati da vincoli profondi, non soltanto funzionali, ma personali”.
Servizi Fism: la forte continuità 0-6
Nei servizi Fism, l’ingresso al nido coincide con l’ingresso in una comunità ancora più ampia: quella che comprende tutto il servizio 0-6. Il confronto dei bambini più piccoli verso i più grandi, le attenzioni che i più grandi coltivano nei confronti dei più piccoli, permette di costruirsi un bagaglio di esperienze relazionali e educative che accompagnerà i bambini in tutta la loro crescita. Le linee guida 0-6 affermano che: “Le esperienze che coinvolgono bambini di età diversa favoriscono l’osservazione reciproca, l’invenzione e l’imitazione delle strategie di soluzioni di problemi, forme differenziate di gioco e apprendimento e l’assunzione di una pluralità di ruoli e di responsabilità. La compresenza di età diverse può sollecitare l’attivazione di abilità sociali, cognitive, emotive complesse e rende possibile superare i limiti della rigida distinzione per età che caratterizza la scuola italiana”.
La storia dei servizi Fism è fondata su una forte continuità non solo educativa: i legami che si costruiscono nei primi anni di frequenza, sono quelli che naturalmente accompagnano bambini fino all’ingresso alla scuola primaria, e anche oltre, laddove siano presenti gli ordini di scuola superiore.
Questo tipo di continuità offre un contenitore di esperienze e di confronto più ampio: non solo per i bambini ma coinvolge l’intera famiglia. Convinti che non si possa educare oggi se non insieme ad altri: genitori con altri genitori, costruendo reti di sostegno e di reciproco aiuto; impegnandosi a dar vita ad esperienze di formazione appositamente predisposte per interrogarsi su come educare oggi e costruire insieme le risposte giorno dopo giorno.