Adolescenti chiusi in casa
“RI-SO” è il progetto dell’Ausl di Modena per fare fronte al fenomeno del “Ritiro Sociale”. La psicologa Nicole Bedetti: “Fare rete con gli adulti”
di Maria Silvia Cabri
Un fenomeno che è in crescita tra i giovani e che desta un forte allarme. E’ il “ritiro sociale”, quella situazione di disagio e sofferenza sempre più diffusa tra gli adolescenti. Per fare fronte a questa situazione e cercare di arginarla, è stato elaborato un percorso formativo di approfondimento e prevenzione, voluto dall’Azienda USL di Modena che due anni fa ha lanciato il progetto “RI-SO”.
In questo contesto, anche nel distretto di Carpi, ha preso il via l’iniziativa “CollaborAZIONI: quando collaborare è la migliore strategia di intervento possibile”, un ciclo di due incontri rivolto a famiglie, insegnanti, operatori sanitari, sociali, scolastici e cittadini, con l’obiettivo della sensibilizzazione verso il disagio adolescenziale, in particolare appunto verso il fenomeno del “ritiro sociale”, che interessa tanti giovani “eremiti” anche sul nostro territorio. Per il distretto di Carpi, referente del progetto “RI-SO” è la psicologa e psicoterapeuta Nicole Bedetti.