Fisica quantistica e teologia
Dalla recente mostra realizzata a Modena dal Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche di Unimore
di Don Carlo Bellini
Si è svolta nei giorni scorsi a Modena una mostra sulla meccanica quantistica dal titolo “Dire l’indicibile” realizzata dal Dipartimento di Scienze Fisiche, Informatiche e Matematiche (FIM) di Unimore, in collaborazione con l’iniziativa nazionale Italian Quantum Weeks. La mostra e il tema sono interessanti di per sé ma sono ancora più interessante se teniamo presente che la meccanica quantistica sfida il mostro modo tradizionale di pensare il mondo e stimola e nuovi modelli che ormai sollecitano anche il pensiero teologico.
Il dato ormai solidamente acquisito che la luce ha una doppia natura, ondulatoria e corpuscolare, come anche il fenomeno noto come entanglement ci costringono a ripensare concetti come oggetto, realtà o conoscenza. Anche la teologia da qualche decennio si è fatta affascinare da questa nuova fisica, forse perché già abituata da tempo alla pratica di interpretare la realtà.
Per citare qualche testo. Quantum Cosmology and The Laws Of Nature: Scientifi c Perspectives on Divine Action (Edited by Robert John Russell, Nancey Murphy and C. J. Isham, Vatican Observatory and CTNS, 1993). In italiano è interessante il carteggio tra Anselm Grun, famoso benedettino tedesco e il fratello fisico Michael Grun: Qualche nota su Dio e sulla fisica quantistica (TEA 2015).
Infine nel 2021 La Civiltà Cattolica (fascicolo 4097, marzo 2021) pubblicò l’articolo di Paolo Beltrame, gesuita e Visiting Researcher all’University College di Londra: Forse Dio gioca a dadi?. Un articolo molto bello dal quale traiamo qualche citazione.
«Una volta Albert Einstein, rivolgendosi agli scienziati che allora si occupavano della «nuova fisica», disse: «Il problema quantistico è così straordinariamente importante e difficile che dovrebbe essere all’attenzione di tutti». La «meccanica quantistica» è attualmente la teoria fisica più completa per descrivere la materia, la radiazione e le reciproche interazioni, specialmente in condizioni in cui le precedenti teorie cosiddette «classiche» risultano inadeguate, ossia nei fenomeni di lunghezza o energia atomica e subatomica. La frase di Einstein vale per tutti, perché la fisica quantistica, oltre ad avere un grande impatto tecnologico – e conseguentemente sociale -, ha importantissime implicazioni nella visione filosofica della realtà».
«La meccanica quantistica apre a una concezione relazionale e dinamica della realtà. La conoscenza, seria e attenta, della fisica contemporanea ci invita quindi a un dialogo teologico ancora più ricco e variegato di quello a cui siamo abituati».