Festa della Mamma, le riflessioni della Fism Modena
Domenica 14 maggio, Festa della Mamma: le riflessioni della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne) di Modena sulla maternità, indissolubilmente legata al tema della nascita. Una ricorrenza che può diventare preziosa occasione per richiamare l’attenzione anche sul peculiare modo di diventare madri (e quindi figli) grazie all’adozione
Una mamma, prima di tutto, insegna a camminare nella vita
(Papa Francesco)
La seconda domenica di maggio, come ogni anno, ricorre la Festa della Mamma: nelle scuole d’ispirazione cristiana Fism questa ricorrenza si celebra partendo dallo sguardo su Maria, madre di Gesù e mamma di tutti!
Poiché la maternità è indissolubilmente legata al tema della nascita, questa festività può diventare preziosa occasione per riflettere anche sul peculiare modo di diventare madri (e quindi figli) grazie all’adozione. Come affrontare, però, un tema così delicato?
In un gioco di parole, la risposta si può ricercare in una semplice domanda che, tranquillamente, può essere fatta a tutti i bambini e a tutte le bambine durante le conversazioni che precedono i consueti preparativi per la festa: “cos’è una mamma?”.
È necessario, infatti, sforzarsi di focalizzare l’attenzione su cosa fa di una donna una madre, piuttosto che limitarsi a riconoscerla esclusivamente come colei che ci ha generato: in questo modo tutti possono vedere le proprie mamme come vere mamme e quindi sentirsi e vedersi riconosciuti come figli.
Tutti i bambini e tutte le bambine hanno infatti il diritto – ed il bisogno – di trovare una spiegazione alla propria storia personale e ciò può accadere solo se è offerta loro la possibilità di sentire (ancor prima di capire) che la loro storia – qualsiasi essa sia – è ascoltata, compresa, accettata e riconosciuta nella sua unicità: ogni bambino e ogni bambina deve potersi sentire “vero” figlio e questo può accadere se tutti, sin da piccoli, siamo educati a comprendere che mamma non è (solo) chi genera, ma chi si prende cura di noi con sconfinato amore.
Quante volte, ancora, si sente invece parlare dei genitori biologici come dei veri genitori? Ci siamo mai chiesti cosa significhi per un bambino diventato figlio grazie all’adozione, questa definizione?
Per evitare giudizi stigmatizzanti, linguaggi inopportuni o stereotipati (mamma vera, genitori naturali …), è necessario che la scuola, fin dalla prima infanzia, educhi anche in questa direzione. Agli insegnanti dovrebbero essere dati, per questo, strumenti adeguati in modo che si sentano “padroni” della materia, per essere preparati sui diversi piani – pedagogico, psicologico, sociologico e giuridico – connessi alla situazione dei bambini adottati in modo che, davvero, possano contribuire a diffondere una cultura dell’adozione intesa come un altro modo di “generare” maternità, che ha lo stesso valore e la stessa dignità di quella più generalmente riconosciuta.
Educare alla cultura dell’adozione non deve essere sentito infatti come impegno solo se ni servizi educativi sono presenti bambini in questa condizione: sarebbe riduttivo! Si dovrebbe piuttosto rendere “normale” parlarne, come di uno dei modi di divenire genitori e figli, “allenandosi” proprio quando a scuola non ci sono bambini adottati: la Festa della Mamma può essere una di queste occasioni!
Per accompagnare i bambini a festeggiare tutte le donne che vivono il dono della maternità, il coordinamento pedagogico provinciale Fism di Modena ha proposto nella newsletter mensile una breve bibliografia che contiene letture in cui tutti i bambini possano riconoscere la propria e l’altrui storia di figli e delle loro mamme: che siano di pancia o che siano di cuore!
Per visionare la bibliografia si può consultare il sito Fism alla pagina: https://www.fism.modena.it/news/newsletter/newsletter-aprile-2023/
Roberta Di Natale
Coordinatrice pedagogica Fism Modena