Festa del Patrono a San Possidonio, Santa Messa e inaugurazione arredi urbani
di Virginia Panzani
Il parroco padre Sebastiano benedice le panchine, sulla sinistra l’assessore Roberta Bulgarelli
“E’ necessario che la festa del Santo sia accuratamente preparata e celebrata dal punto di vista liturgico e pastorale”, e ancora “la festa – è noto – risponde a una necessità vitale dell’uomo, affonda le sue radici nell’aspirazione alla trascendenza. (…) In quanto momento di socializzazione, la festa è occasione di dilatazione dei rapporti familiari e di apertura a nuove relazioni comunitarie” (Direttorio su pietà popolare e liturgia, 2022, n. 230-233). Davvero in questa prospettiva – nonostante il maltempo – si è celebrata domenica 14 maggio, a San Possidonio, la festa del Patrono, una giornata ricca di appuntamenti, fra cui innanzitutto la Messa presieduta dal vescovo Erio Castellucci, coadiuvato dal parroco, padre Sebastiano Giso Banga, alla presenza delle autorità civili, guidate dal vicesindaco Giulio Fregni e dall’assessore alla cultura Roberta Bulgarelli. Sotto l’altare era collocata l’urna con le ossa del Santo, identificato dalla tradizione con Possidio, vescovo di Calama in nord Africa – oggi Algeria -, amico e biografo di Sant’Agostino. (…)
Dopo la celebrazione, padre Sebastiano ha impartito la benedizione ai nuovi arredi urbani all’ingresso principale del paese, in corrispondenza della Casa della Salute sul lato di piazza Andreoli. Come ha spiegato l’assessore Roberta Bulgarelli, si tratta di una serie di panchine di legno, costruite e donate dai falegnami Incerti, Malavasi e Rettighieri, con decorazioni pittoriche di Alcide Belloni e di Maurella Malaguti. Ognuna di esse ha colori e simboli dedicati ad un tema particolare: dalla panchina rosa della gentilezza, dipinta l’anno scorso dai ragazzi del Grest, a quella della musica in omaggio alla memoria del grande cultore locale Milton Marelli e alla Fondazione Scuola di Musica; dall’ambiente con il Ceas alla bicicletta che rappresenta il mezzo tradizionale di mobilità, ma anche quello più ecologico; dalle nuvole che evocano il cielo alla bandiera del Comune. Un progetto, ha sottolineato l’assessore, di cui tutti possono essere soddisfatti perché nato dalla volontà condivisa dei cittadini di rendere più bello e accogliente lo spazio in cui abitano.
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