Per la missio inter gentes
Incredibile ampiezza di voci
Per dare una prima idea dell’incredibile ampiezza di voci convocate al dialogo da Salvarani, percorriamo il quadro degli autori degli eserghi che inaugurano i successivi capitoli. Ci introducono nei diversi passaggi di tema: Maria dell’Orto, monaca di Bose (p. 3); il vescovo poeta e profeta Don Tonino Bello (p. 16); Nicola Riccardi, un giovane lettore che si rivolge a una rubrica del quotidiano La Repubblica (p. 37); il grande teologo domenicano Yves Congar (p. 56); il Servita Ernesto Balducci (p. 86); il pensatore Erri De Luca (p. 126); il cantautore Fabrizio de André (p. 146); Etty Hillesum (p. 180) e, per ultimo, il cantautore Giovanni Truppi (p. 218). L’ultimo esergo – quello di Truppi a introduzione della Conclusione: se non ora quando? – mi ha colpito più di tutti per la forza e la spregiudicatezza: Francesco, scioglila! [il «la» sott’intende la Chiesa]/Ricominciamo tutto da capo. /Riproviamoci. /È come in una storia d’amore, /certe volte bisogna fare tabula rasa, /per poterci ancora scegliere. Sarebbe proprio un caso di «grazia a caro prezzo», ma va ricordato che non ci siamo solo noi e la Chiesa/Francesco. Occorre che la grazia rimanga perché possa essere a caro prezzo.
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