Per la missio inter gentes
Nella seconda parte della recensione del volume di Brunetto Salvarani “Senza Chiesa e senza Dio” si affronta il ruolo di alcuni punti di riferimento ricorrenti come Papa Francesco, il cardinale Martini e il teologo Karl Rhaner. Parte 2
di Ermenegildo Manicardi
Incredibile ampiezza di voci
Per dare una prima idea dell’incredibile ampiezza di voci convocate al dialogo da Salvarani, percorriamo il quadro degli autori degli eserghi che inaugurano i successivi capitoli. Ci introducono nei diversi passaggi di tema: Maria dell’Orto, monaca di Bose (p. 3); il vescovo poeta e profeta Don Tonino Bello (p. 16); Nicola Riccardi, un giovane lettore che si rivolge a una rubrica del quotidiano La Repubblica (p. 37); il grande teologo domenicano Yves Congar (p. 56); il Servita Ernesto Balducci (p. 86); il pensatore Erri De Luca (p. 126); il cantautore Fabrizio de André (p. 146); Etty Hillesum (p. 180) e, per ultimo, il cantautore Giovanni Truppi (p. 218). L’ultimo esergo – quello di Truppi a introduzione della Conclusione: se non ora quando? – mi ha colpito più di tutti per la forza e la spregiudicatezza: Francesco, scioglila! [il «la» sott’intende la Chiesa]/Ricominciamo tutto da capo. /Riproviamoci. /È come in una storia d’amore, /certe volte bisogna fare tabula rasa, /per poterci ancora scegliere. Sarebbe proprio un caso di «grazia a caro prezzo», ma va ricordato che non ci siamo solo noi e la Chiesa/Francesco. Occorre che la grazia rimanga perché possa essere a caro prezzo.