Inaugurata la canonica restaurata di Mortizzuolo
Grande festa, sabato 17 giugno, per l'inaugurazione della canonica di Mortizzuolo restaurata a seguito del sisma. Un edificio antico e suggestivo che torna a vivere e ad accogliere le attività pastorali. Castellucci: "non un ovile chiuso" ma "un punto di irradiazione"
di Virginia Panzani
Da sinistra don Alexandre Nondo Minga, ing. Gabriele Baccilieri, Alberto Greco e monsignor Erio Castellucci
Grande festa nel pomeriggio di sabato 17 giugno, presso la parrocchia di Mortizzuolo di Mirandola, per l’inaugurazione della canonica restaurata a seguito del sisma del 2012. Uno splendido edificio che viene restituito alla comunità non solo ripristinato nella sua singolare bellezza – ospitava i Vescovi durante loro visite pastorali nel mirandolese – ma anche notevolmente più sicuro dal punto di vista sismico. Dunque, uno spazio che si apre di nuovo alle attività pastorali – il catechismo, gli incontri giovanili, il Circolo Anspi, l’ufficio parrocchiale – e, nello stesso tempo, all’intera e vivace comunità locale come punto di riferimento identitario, ha sottolineato il parroco, don Alexandre Nondo Minga. Non un “ovile chiuso” bensì “un punto di irradiazione” da cui, come discepoli inviati dal Signore, trarre le energie per portare l’annuncio nei luoghi dove ciascuno vive ed opera, ha affermato il vescovo Erio Castellucci nell’omelia della Messa da lui presieduta. Hanno concelebrato il vicario generale della Diocesi di Carpi, monsignor Gildo Manicardi, don Alexandre, due dei suoi predecessori alla guida della parrocchia di Mortizzuolo, monsignor Rino Bottecchi e don Michele Chojecki, e don Filippo Serafini, parroco di San Felice sul Panaro.
A seguire la benedizione dei locali, il saluto del sindaco di Mirandola Alberto Greco, e l’intervento dell’ingegner Gabriele Baccilieri che ha illustrato in sintesi le operazioni di restauro e miglioramento sismico.
Presenti l’architetto Sandra Losi, direttore dell’Ufficio Diocesano Patrimonio Immobiliare, i tecnici che hanno diretto i lavori – oltre all’ingegner Baccilieri, l’architetto Franco Gaddoni per la parte architettonica -, i rappresentanti delle ditte esecutrici in RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese), ovvero Camar Società Cooperativa, Borgonovi srl e Esedra Restauro e Conservazione, e l’assessore Gian Paolo Cirelli a nome dell’amministrazione comunale di San Felice sul Panaro – il territorio della parrocchia di Mortizzuolo ricade in parte sotto il comune di San Felice.
Da sinistra Alberto Greco, don Alexandre Nondo Minga, monsignor Erio Castellucci, monsignor Rino Bottecchi