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Un antibiotico costruito con l’intelligenza artificiale

Etica della vita, una rubrica di Gabriele Semprebon.

Un antibiotico costruito con l’intelligenza artificiale

 

Ormai è risaputo, anche dai non addetti ai lavori, che organismi viventi microscopici, come i batteri, possono essere estremamente utili per noi, come nel caso dei batteri che formano il microbiota intestinale oppure essere assai pericolosi in quanto patogeni. Ancora, è ormai notorio dai più, che i farmaci elettivi per combattere questi microrganismi sono gli antibiotici. Molto spesso, ogni tipo di batterio, non viene sconfitto da tutti gli antibiotici esistenti ma solo da quelli specifici per distruggere quel tipo di germe. Per questo motivo che la ricerca è sempre attiva per trovare un antibiotico specifi co ed efficace per ogni distinto microrganismo. La notizia sorprendente di questi giorni, pubblicata sulla rivista Nature Chemical Biology, è che un nuovo e potente antibiotico, contro l’Acinetobacter baumannii, è stato identificato grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, attraverso un processo algoritmico che ha selezionato, in sole due ore, un antibiotico su 7000 analizzati.

L’Acinetobacter baumannii è un coccobacillo gram-negativo che rimane presente negli ambienti sanitari anche per un mese, nei lavandini, nelle sponde dei letti, sui tavolini, nei cuscini, nei materassi etc., mentre come colonizzatore nell’uomo può localizzarsi a livello cutaneo, nel tratto respiratorio e digerente. Questo metodo rivoluzionario apre la strada alla possibilità di velocizzare enormemente il processo di scoperta di nuovi antibiotici per molti altri microrganismi che minacciano la salute dell’uomo e non solo. I ricercatori si sono rivolti a un algoritmo in grado di accedere a centinaia di miliardi di molecole con proprietà antibatteriche. Gli autori dello studio hanno prima coltivato in laboratorio il batterio, esponendolo a circa 7.500 composti chimici diversi: la struttura di ciascuno di questi è stata poi analizzata dall’algoritmo, insieme alle informazioni associate alla loro efficacia. L’intelligenza artificiale ha poi vagliato una libreria di più di seimila molecole mai valutate prima, fornendo l’elenco (240) di quelle più promettenti.

I ricercatori hanno poi testato queste molecole antimicrobiche individuando quella più efficace. Una gran bella rivoluzione nel campo della ricerca.

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