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Amore politico, cioè incarnato

Ad Argenta le celebrazioni nel centenario dell’uccisione di don Giovanni Minzoni. L’omelia del cardinale Matteo Zuppi e l’omaggio del presidente Sergio Mattarella

di Daniela Verlicchi

Amore politico, cioè incarnato

 

“Un amore incarnato, nella storia, senza limiti”. Don Minzoni “faceva politica, se l’è cercata”, si disse di lui dopo la morte, “nell’infamia del sospetto e delle accuse ad arte fatte crescere per isolarlo”. Ma se è così, ha detto il cardinale Matteo Zuppi, “il cristiano se la cerca sempre”, perché chiamato a un amore incarnato, impastato nella vita e accanto alla gente. In questo senso, “un amore politico, come direbbe papa Francesco, cioè libero da ogni ideologia e da quegli ‘ismi’ che intossicano i cuori, a iniziare dal primo, il più banale e pericoloso: l’egoismo”. Questo il cuore dell’omelia della messa presieduta dal Presidente della Cei e concelebrata da alcuni vescovi della regione il 23 agosto scorso nel duomo di Argenta, in occasione del centenario della morte dell’allora parroco, ucciso in un agguato fascista.

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