La parrocchia di Quartirolo ha salutato don Tinu
Domenica 15 ottobre, durante la celebrazione delle Sante Messe, la parrocchia della Madonna della Neve di Quartirolo ha salutato e ringraziato il vicario parrocchiale don Tinu Thommassery Jacob, che è stato trasferito con il medesimo incarico alla parrocchia della Cattedrale
Don Tinu (al centro) con la Comunità Capi del gruppo Agesci Carpi 4
Domenica 15 ottobre, durante la celebrazione delle Sante Messe, la parrocchia della Madonna della Neve di Quartirolo ha salutato e ringraziato il vicario parrocchiale don Tinu Thommassery Jacob, che è stato trasferito con il medesimo incarico alla parrocchia della Cattedrale.
Pubblichiamo di seguito il messaggio letto da Maurizio Sacchetti a nome della comunità parrocchiale.
Don Tinu, tanti sono i ricordi e tante le belle esperienze vissute assieme che riaffiorano, nel pensare a come salutarti ora che sei destinato ad un altro servizio: il tuo inatteso arrivo fra noi nel 2016, l’immediata simpatia che hai suscitato, la tua grande volontà nel voler servire e renderti utile, le difficoltà con la nostra lingua, l’ansia di conoscere tante persone, le disavventure per la patente, l’importanza del tuo percorrere le vie della parrocchia per le visite alle famiglie.
Se significative sono state le tue presenze nei nostri gruppi, nelle varie associazioni, nel lavoro – anche materiale – per la nostra sagra e nei tanti eventi, caratterizzante è stata questa tua presenza con umiltà, disponibilità al servizio, gioia di essere con noi.
E’ stato importante accompagnati nella parte conclusiva del tuo cammino verso il sacerdozio, al momento del diaconato e partecipando (in un piccolo gruppo in rappresentanza della parrocchia), in Kerala in India, nella tua diocesi e nella tua parrocchia, alla tua ordinazione sacerdotale, seguita – a distanza – in tempo reale da tanti parrocchiani.
Tante ancora le cose che hai voluto trasmetterci : l’amore per la tua terra di origine che ci hai descritta (ed in alcuni lo abbiamo verificato) esser quasi un paradiso terrestre, lo splendore dell’isoletta in cui sei cresciuto, che per te è l’isola più bella del mondo, l’attenzione al creato, la predilezione (certamente giustificabile) per la tua cucina indiana che in tanti abbiamo gustato (quando ci hai portati alla scoperta di profumi e sapori nuovi), il gradimento della nostra cucina carpigiana ed una tua particolare debolezza nei confronti del risotto ai funghi e per le cotolette.
Hai seminato, tra noi, tanto bene e questo resta: verso i bambini del catechismo, nei gruppi Agesci, con le Comunità Neocatecumenali, con tanti adulti che ti hanno trovato amico, con molte famiglie con cui hai condiviso momenti di difficoltà e di gioia.
Sei certamente stato, per noi, un sacerdote buono.
C’è il rammarico di questa separazione, mitigato dal poterti incontrare qui a Carpi. Si può ridurre questo disagio ricordando quanto, alcuni anni fa, un sacerdote – destinato come te ad un’altra parrocchia – diceva ad alcuni suoi parrocchiani venuti a salutarlo: “Nel cuore di un sacerdote c’è sempre posto per tutte le persone che incontra”.
Certamente nel tuo cuore ci sarà sempre posto per tutti noi.
Questa l’intenzione nella preghiera dei fedeli dedicata a don Tinu durante le Messe di domenica 15 ottobre.
“O Dio, Padre Buono, ti preghiamo per don Tinu. Ti ringraziamo per il servizio che ha svolto per noi in questa parrocchia. Ti ringraziamo per la gioia e la semplicità con le quali è entrato nei nostri cuori. Ti preghiamo, Signore, di aiutarlo e sostenerlo col tuo Santo Spirito, ogni giorno, nel nuovo incarico che gli hai affidato, perché possa continuare a evangelizzare con forza, con gioia e con umiltà”.
Don Tinu alla Messa celebrata a Quartirolo