Petizione per la ricostruzione di San Francesco a Mirandola
Approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Mirandola la petizione presentata dal Comitato pro San Francesco in cui si chiede al Ministero della Cultura la revisione del progetto per la ricostruzione della chiesa di San Francesco
Lo scorso 23 ottobre, il Consiglio Comunale di Mirandola ha approvato con votazione unanime la petizione presentata dal Comitato pro San Francesco in cui si chiede al Ministero della Cultura la revisione del progetto per la ricostruzione post sisma della chiesa di San Francesco d’Assisi a Mirandola. La chiesa è di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC) del Ministero dell’interno.
La petizione era stata consegnata all’Amministrazione Comunale di Mirandola lo scorso 20 giugno: depositate 572 firme, di cui 461 di cittadini iscritti alle liste elettorali del Comune di Mirandola.
Pubblichiamo di seguito la lettera inviata dal Comitato pro San Francesco al Ministero della Cultura, in particolare per iniziativa di Antonio Tirabassi, del dottor Andrea Smerieri e della professoressa Nicoletta Vecchi Arbizzi.
A seguito del sisma del 20 e 29 maggio 2012, che ha colpito l’Emilia, sono state distrutte praticamente tutte le chiese della Diocesi di Carpi: 50 su 54, tra queste è crollata anche la chiesa di San Francesco a Mirandola (MO) costruita nel 1278 e tra le prime (terza in Italia) dedicata al Santo.
Si tratta di un tempio in stile romanico-gotico che custodisce le tombe dei Pico che per secoli hanno retto il Ducato di Mirandola.
La chiesa è sempre stata officiata e seguita dai Padri francescani e solo negli ultimi anni, precedenti il sisma, dalla Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri-Boccone del Povero: il cui rettore è Padre Salvatore Russo.
Subito dopo il terremoto sono state raccolte 1600 firme per chiedere che le chiese fossero ricostruite come erano e dov’erano e che fossero riconsegnate al culto; anche perché si paventava che potesse essere adottata la soluzione di trasformarne, in particolare proprio la chiesa di San Francesco, in museo a cielo aperto.
Tale petizione venne inviata al Consiglio Comunale di Mirandola, alla Diocesi di Carpi e alla Sovrintendenza dei Beni Culturali di Bologna. Il Consiglio Comunale ha accolto ed approvato all’unanimità questa proposta con delibera nr. 151/2013; inoltre l’amministrazione comunale di Mirandola propose anche di essere partecipe e parte attiva al momento della predisposizione del bando per la ricostruzione e della definitiva assegnazione.
La chiesa di San Francesco risulta essere ad oggi di proprietà del FEC (Fondo Edifici di Culto).
All’inizio del 2017 il Ministero dei Beni Culturali aveva stanziato circa 3.000.000,00 di euro per un primo stralcio di lavori di ripristino della chiesa. Lavori ad oggi non ancora eseguiti e tantomeno accantierati.
Dopo dieci anni di silenzio dal sisma, ecco che dal Comune di Mirandola viene allestita una esposizione presso i locali della ex Cassa di Risparmio, dove compaiono i quattro progetti di ristrutturazione della Chiesa di San Francesco: 1°, 2°, 3°, 4° classificati. In una serata estiva, nel giardino della ex Cassa di Risparmio, i rappresentanti della Ditta Gnosis, che si è aggiudicata il 1° premio, hanno illustrato il progetto da loro elaborato.
Da allora si è parlato molto nei vari ambienti cittadini di quel progetto vincitore e ne sono emerse molte critiche negative a proposito di quel ripristino della Chiesa. In sintesi, questi:
1) si ritiene che la grande breccia della parete sud della Chiesa dovrebbe essere ricostruita, per quanto possibile, con i mattoni originali recuperati, e le vetrate corrispondenti ripristinate;
2) le vele delle navate crollate siano ricostruite, se non in mattoni, come “in antiquo”, almeno con materiali che ben si adattino ad un edificio del XIII secolo;
3) il campanile – orribile quello progettato, simile ad un camino industriale – deve riprendere le fattezze di quello originale, con la cella campanaria con le quattro monofore e la sommità terminante ad agile cono, come compare in tutte le illustrazioni dello “sky line” di Mirandola.
Queste le principali richieste della Cittadinanza mirandolese, memore della Petizione del 2013 approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, nella quale si chiedeva la ricostruzione delle Chiese mirandolesi -dove erano e come erano- e rese al culto officiato. Pertanto si richiede una verifica del progetto vincitore con le modifiche suggerite.
Il Comitato pro San Francesco