Intelligenza artificiale e sapienza del cuore
Intervista a Claudio Varetto, presidente nazionale di Federpubblicità, che ha curato il messaggio per la campagna abbonamenti 2024 di Notizie.
di Luigi Lamma
“Una scelta di intelligenza naturale” è il messaggio che accompagna quest’anno la campagna abbonamenti 2024 di Notizie: a lanciarlo insieme all’ideazione grafica è stato Claudio Varetto, fondatore della Negrini& Varetto, agenzia di comunicazione e pubblicità che vanta una grande esperienza nella comunicazione d’impresa. Da alcuni anni Varetto è anche presidente nazionale di Federpubblicità, l’organizzazione di categoria all’interno di Confersercenti. Ma soprattutto Claudio è da sempre vicino a Notizie, prima come disegnatore con le sue vignette e poi come professionista della comunicazione curando anno dopo anno i materiali per la campagna abbonamenti del settimanale e di altre iniziative. Questa nuova collaborazione ci offre l’occasione per un dialogo con Claudio sui temi della comunicazione e della pubblicità.
A mettere in guardia dall’uso disinvolto dell’intelligenza artificiale in realtà non c’è solo Notizie, anche sui media nazionali gli utenti vengono stimolati, attraverso degli spot dedicati, ad un’attenta vigilanza… come mai si avverte questo pericolo?
Il clamore del lancio di ChatGPT sostenuto da Microsoft, multinazionale quotata in borsa e concorrente di altri colossi come Google e Meta che si sono mossi subito dopo di rincorsa, ha accelerato un processo già iniziato e che in alcuni campi di ricerca e lavorativi può essere molto importante per la semplificazione e velocizzazione di molte attività. L’IA può essere davvero un ottimo strumento, se usato bene. I pericoli connessi riguardano però molteplici aspetti: innanzitutto la privacy, in quanto l’IA lavora e “impara” elaborando dati immessi dagli utenti; poi il diritto d’autore, perché “crea” rielaborando testi e immagini tratti dalla rete; l’occupazione, in quanto potenzialmente potrebbe sostituire diversi profili professionali (lo sciopero del mondo del cinema Usa lo dimostra); il pericolo di errori se si lascia lavorare l’Intelligenza Artificiale senza un controllo umano; infine la facilità di creare immagini e testi verosimili che possono essere scambiati per reali: una vera e propria fabbrica di potenziali “Fake News”.
Pubblicità e informazione, pur con modalità e obiettivi diversi, alle volte paiono orientate a catturare “le paure, gli egoismi, i risentimenti, i malumori” ma, come ci ricordava il vescovo Erio nel messaggio per la giornata di Avvenire, “l’onestà e la bravura di chi fa informazione si misura soprattutto sulla capacità di fare notizia con il bene”. Come professionista della comunicazione che opinione ti sei fatto?
La pubblicità online cerca di avere più visualizzazioni possibili e, per ottenere ciò, sulla rete si diffondono notizie che sollecitano la “pancia” del lettore, con titoli e immagini spesso svianti rispetto alla notizia vera. Il fenomeno del “clickbait” (acchiappa click) purtroppo sui social si sta diffondendo anche su testate giornalistiche blasonate che, vedendosi erodere le vendite nelle edicole, per sopravvivere cercano con mezzucci di aumentare gli introiti pubblicitari online, diminuendo così ancor di più la loro credibilità.
Veniamo alla scelta del messaggio e dell’immagine per la campagna abbonamenti di Notizie: perché ritieni importante che anche un giornale locale fortemente legato al territorio, dove tutto è verificabile quasi in diretta, si debba interrogare sugli effetti dell’intelligenza artificiale?
Ritengo importante educare al discernimento anche e soprattutto sulla rete. Il nostro sistema di valori, quello che crediamo, influenza il modo in cui percepiamo o leggiamo la realtà. Perciò un’immagine che convalida le nostre idee ci sembra vera e credibile anche quando è un “fake”. Un esempio ormai classico è la foto falsa del Papa che indossa un piumino. Non basta un “testimonial” autorevole, occorre anche un “filtro” che goda di credibilità. Nel nostro caso Notizie.