Una meravigliosa accoglienza
Da un mese in Cile, Martina Vignato racconta le attività con la Papa Giovanni XXIII, in particolare per le persone disabili
Da poco più di un mese, si è trasferita a Valdivia in Cile Martina Vignato, mirandolese, in esperienza missionaria mediante la nuova Convenzione per giovani laici dai 18 ai 35 anni, promossa dalla Cei e stipulata grazie alla collaborazione tra il Centro Missionario di Carpi e l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23). La sua voce, calma e sicura, è in armonia con il sorriso durante la videochiamata a cui don Antonio Dotti e i collaboratori del Centro Missionario hanno partecipato, nel pomeriggio di martedì 11 dicembre. Martina ha esordito dicendo di aver ricevuto un caloroso benvenuto che l’ha fatta sentire “meravigliosamente accolta”.
Nella casa-famiglia vivono 13 persone, tutti giovani, alcuni lavorano, altri frequentano l’università, i più piccoli la scuola. Con la lingua non ci sono stati problemi, essendo nata a Santiago del Cile, Martina ha dovuto solo “rinfrescare” il vocabolario. Per questo è stata in grado di addentrarsi da subito nei molti progetti aperti dalla Papa Giovanni a Valdivia.
Uno di questi consiste in un laboratorio per ragazzi con disabilità, le occupa due mattine a settimana durante le quali svolge varie attività tra cui passeggiate nei meravigliosi parchi dei dintorni, attività in cucina, biblioteca e nell’aula di informatica. La finalità è quella di sviluppare le abilità personali dei ragazzi per una loro autonomia. In Cile non ci sono normative o strutture che agevolino le difficoltà delle persone disabili, che non hanno alcuna possibilità di essere inseriti nel mondo del lavoro. Da questa prospettiva “la realtà in Italia è lontana anni luce” sottolinea Martina. Il secondo progetto è quello della “Casa dei migranti”, in questa struttura di accoglienza Martina va il venerdì ad aiutare nella mensa per preparare il pranzo.
Il terzo progetto è ancora in fieri. Nasce dalla richiesta del parroco di un quartiere malfamato di Valdivia che ha chiesto aiuto all’Apg23 per “rianimare” la parrocchia che dopo il Covid si è svuotata. Questa fase di progettazione comporta prima di tutto l’ascolto delle persone, delle loro necessità e desideri. Una delle attività è la mensa del sabato che offre un pasto a circa 50/60 persone sole, che vivono in strada o che hanno dipendenze da alcool o droga.
La nostra Martina saluta, infine, tutti, entusiasta di quanto vissuto fino ad ora: dello spirito di accoglienza a Valdivia, del grande supporto che sente nella famiglia che la ospita, della bellezza del paesaggio e soprattutto dell’opportunità che ha di aiutare tante persone.
Testo integrale su solmiss.wordpress.com.