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Attualità
Pubblicato il Gennaio 9, 2024

Operazione Mato Grosso, l’avventura delle arance

Domenica 14 gennaio, tornano le arance dell’Operazione Mato Grosso che saranno offerte in numerose parrocchie del nostro territorio. L’iniziativa va a sostegno di 140 missioni in America Latina

 

Tornano anche quest’anno le arance dell’Operazione Mato Grosso. Domenica 14 gennaio, in concomitanza con le Messe, le arance saranno offerte nelle seguenti parrocchie: San Bernardino Realino, San Giuseppe, Corpus Domini, Quartirolo, Fossoli, Budrione, San Marino, San Martino Secchia, Fossa, Mirandola, Medolla. Sabato 13 gennaio, saranno offerte anche a Recuperandia a Carpi, ore 9.00- 12.30.

 

L’Operazione Mato grosso è un movimento nato nel 1967 da un sacerdote salesiano, padre Ugo De Censi, che ricevuta una richiesta di aiuto da un amico missionario in Brasile, padre Pedro, per costruire un ospedale e due scuole, chiese ad una quarantina di giovani di tutta Italia di andare per quattro mesi dall’altra parte del mondo aggiungendo due mesi di viaggio in nave, per regalare tempo, forze e competenze ai più poveri. Alla fine di questo quattro mesi per alcuni di loro fu un’esperienza talmente coinvolgente che decisero di rimanere per continuare ad aiutare chi sta va peggio di loro; quanti invece tornarono in Italia non dimenticarono i loro amici, e per aiutarli e sostenerli si misero in gioco ed iniziarono a fare dei lavoretti e raccogliere ferro, stracci, carta, attività per racimolare un po’ di soldi da inviare loro per poter continuare a fare e vivere la carità.

Da allora migliaia di ragazzi partono per fare un’esperienza di missione ed altrettanti qua in Italia si impegnano nel concreto affinché li si possa sostenere.

Ad oggi l’Operazione Mato Grosso conta circa 6000 volontari in tutta Italia, dalle Alpi alla Sila, che nel tempo libero fanno traslochi, sgomberi, legna, lavori agricoli, catering, mercatini dell’usato, raccolte ferro e vestiti (questi sono pochi esempi) ed il ricavato va a sostegno di 140 missioni tra Perù, Bolivia, Brasile e Ecuador dove scuole, ospedali, servizi sociali, oratori, cooperative, parrocchie, offrono servizi totalmente gratuiti per i più poveri che possono essere erogati grazie all’impegno gratuito e concreto di tanti ragazzi qua in Italia.

Tra le varie realtà in Italia ci sono delle case missioni, casolari o vecchi borghi abbandonati con del terreno presi in gestione da famiglie e giovani che decidono di regalare un periodo della loro vita vivendo insieme con uno stile di vita missionario e facendo principalmente lavori agricoli. Una di queste è “L’Aranceto” a Maida (Catanzaro), un’azienda agricola dove vivono Stefano e Angela con i loro figli e dei ragazzi che a turno vivono e lavorano con loro e coltivano arance, mandarini, limoni e ortaggi con metodi biologici. Per la raccolta delle arance invece nel periodo tra il 26 dicembre ed il 6 gennaio scendono in Calabria circa 600 volontari da tutta Italia, gli stessi che nelle settimane successive le venderanno nelle loro zone davanti alle parrocchie, al lavoro, ad amici e parenti. Questo sistema permette di minimizzare le spese e mandare più guadagno in missione.

A Carpi l’avventura delle arance è iniziata così per provare, oramai cinque anni fa, a gennaio del 2019 davanti alla parrocchia di San Bernardino Realino dal desiderio di due volontari, Giulia e Paolo, di fare un’attività anche nel nostro territorio. Sono partiti con un bancale di arance. Da allora è aumentato il numero di parrocchie coinvolte, così come tanti sono gli amici che aiutano e supportano nella preparazione e nella vendita e tantissima la gente che oramai vede l’iniziativa come un appuntamento fisso per ricevere qualcosa di buono e fare un gesto di carità.

L’Operazione Mato Grosso è semplicemente questo, lavorare gratuitamente con i giovani per i poveri. L’entusiasmo dei giovani si unisce al fare qualcosa di buono con le proprie mani, con un solo motto: carità.

 

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