Mozarc
Attualità, Emilia-Romagna, Mirandola
Pubblicato il Giugno 26, 2024

Mozarc Bellco Mirandola, si apre una fase nuova dopo il primo confronto in Regione

Verbale di accordo siglato a Bologna al termine del tavolo regionale a cui hanno partecipato rappresentanti della azienda, Confindustria Emilia Centro, sindacati, rappresentanti dei lavoratori, enti locali. Martedì 9 luglio il confronto continua a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy

 

“In Emilia-Romagna non ci possono essere licenziamenti e chiusure di aziende decise dalla sera alla mattina. La Regione è pronta a fare ciò che serve per salvare il sito produttivo e garantire la massima continuità occupazionale. Oggi abbiamo tolto dal tavolo le ipotesi di chiusura e di licenziamenti e possiamo iniziare a discutere di come traghettare l’azienda in un nuovo futuro”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenuto mercoledì 26 giugno a Bologna durante il Tavolo regionale di salvaguardia per la vertenza Mozarc Medical-ex Bellco di Mirandola dove si è aperta una nuova fase per il futuro per lo stabilimento e l’occupazione dei lavoratori.

Mozarc Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.

Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozarc e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti legislativi e normativi vigenti.

L’esito della riunione di mercoledì 26 giugno in viale Aldo Moro sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.

“La situazione che ha interessato il distretto del biomedicale è per noi inaccettabile. La metodologia e il risultato raggiunto oggi – aggiungono il presidente Bonaccini e l’assessore Colla – sono figli del confronto, a volte anche aspro e complesso, impostato in questi dieci anni con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. L’esito finale con il testo sottoscritto è merito della compattezza delle istituzioni ma soprattutto della fermezza e delle iniziative di mobilitazione fatte dai lavoratori con le loro organizzazioni sindacali”.

All’incontro convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo e Lavoro, Vincenzo Colla, hanno partecipato, i vertici della società Mozarc, Confindustria Emilia Centro, i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati Confederali dell’Emilia-Romagna e di categoria, il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, il sindaco di Mirandola, Letizia Budri, e il sindaco di Medolla Alberto Calciolari.

La crisi è scaturita dopo che la proprietà, la multinazionale americana del biomedicale, lo scorso 12 giugno aveva comunicato l’intenzione di chiudere l’impianto produttivo mettendo a rischio circa 350 posti di lavoro.

 

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