Vertenza Mozarc ex Bellco di Mirandola al Mimit
Nota unitaria Filctem Cgil-Femca Cisl e Filctem Cgil Modena e Femca Cisl Emilia Centrale in merito al tavolo sulla vertenza Mozarc ex Bellco di Mirandola riunitosi il 17 settembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Sei le aziende interessate alla continuità industriale
Pubblichiamo la nota unitaria Filctem Cgil-Femca Cisl e Filctem Cgil Modena e Femca Cisl Emilia Centrale in merito al tavolo sulla vertenza Mozarc ex Bellco di Mirandola riunitosi martedì 17 settembre al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
L’Advisor Sernet ha presentato un primo bilancio della sua attività di scouting: sono sei le manifestazioni di interesse (al momento non vincolanti) presentate da realtà (tre italiane e tre nel perimetro europeo) attive nel biomedicale.
Entro il 30 novembre andranno depositati i piani industriali.
“Esprimiamo soddisfazione per le notizie apprese al tavolo ministeriale e vigileremo sullo sviluppo del percorso che dovrà dare riscontri entro fine anno”, commentano le organizzazioni sindacali.
“Sono sei le realtà attive nel settore biomedicale che hanno espresso una manifestazione d’interesse, al momento non vincolante, per rilevare la Mozarc ex Bellco di Mirandola (Modena), mantenendo la continuità di business e di stabilimento”. Così l’Advisor Sernet, Alberto Sportoletti nel corso dell’incontro avuto martedì 17 settembre al Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), alla presenza del sottosegretario Fausta Bergamotto e del suo staff, ha informato i vertici ministeriali e sindacali sulla vertenza che coinvolge al momento oltre 300 tra lavoratrici e lavoratori.
Dallo scouting dell’Advisor è emerso che tre proposte non vincolanti provengono da realtà italiane e altre tre dal perimetro europeo. Proprio dall’Italia arriva il progetto che al momento l’Advisor considera più promettente.
“Esprimiamo soddisfazione per le notizie apprese al tavolo ministeriale e vigileremo sullo sviluppo del percorso che dovrà dare riscontri entro la fine dell’anno. Importante la dichiarazione aziendale sulla continuità produttiva fino ai primi mesi del 2025, nell’attesa di verificare al prossimo tavolo di monitoraggio i tempi della reindustrializzazione. Chiediamo il coinvolgimento costante di parti sociali e istituzioni, a tutti i livelli, in ciascuna delle fasi che porteranno all’effettiva reindustrializzazione” hanno dichiarato a margine dell’incontro le rappresentanze sindacali nazionali, territoriali di Modena e le RSU della Filctem Cgil e Femca Cisl, “l’obiettivo è il mantenimento della piena occupazione, comprendendo tutti i lavoratori, diretti, in appalto e somministrati”.
Positivi i commenti dei rappresentanti della Regione Emilia-Romagna e della sindaca del Comune di Mirandola, Letizia Budri, che si è espressa anche a nome di tutti i Comuni limitrofi.
“Entro il 30 di novembre le aziende interessate dovranno presentare il piano industriale. Subito dopo verrà riconvocato il tavolo di monitoraggio al Mimit” annunciano le Segreterie Nazionali Filctem Cgil e Femca Cisl.