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Pubblicato il Ottobre 23, 2024

Elezioni Regionali, intervista alle candidate Annalisa Arletti e Stefania Gasparini

Le parole della capogruppo di FDI, candidata al Consiglio regionale con Elena Ugolini, e quelle della presidente della Commissione di garanzia del Pd nazionale, scelta dal Pd di Carpi come candidata per il Consiglio regionale

Amministrare “a testa alta”

Annalisa Arletti, capogruppo di Fratelli d’Italia, si candida alle Regionali con Elena Ugolini

di Maria Silvia Cabri

Annalisa Arletti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, è candidata al Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, a sostegno della candidata presidente Elena Ugolini. “In regione a testa alta” è lo slogan che ha scelto perché “a testa alta è il mio modo di fare politica: fiera e orgogliosa delle idee e valori che porto avanti ogni giorno e con un profondo senso di responsabilità nei confronti di chi crede che cambiare sia possibile e non si arrende mai, nemmeno quando il gioco si fa duro e le sfide sono difficili”.

Perché ha scelto di candidarsi?

In primis perché mi è stato chiesto dai dirigenti e dai militanti del mio partito, Fratelli d’Italia, e poi perché credo fortemente che questo territorio abbia bisogno di un confronto diretto con la Regione; servono interlocutori validi che portino avanti un dialogo serio e costruttivo. Vorrei essere la voce della mia città e della provincia per portare temi e istanze all’attenzione di chi governa, maggioranza o opposizione che sia.

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Coltivare relazioni

Stefania Gasparini, capolista Pd, sostegno convinto a Michele De Pascale

di Maria Silvia Cabri

Stefania Gasparini, già vicesindaco e assessore comunale all’economia e all’istruzione, e attualmente presidente della Commissione di garanzia del Pd nazionale è stata scelta dal Pd di Carpi come candidata per il Consiglio regionale. Due gli slogan che ha scelto: “A t voòi bèin” e “Adesso conta”. Il primo perché “volersi bene è fondamentale per essere davvero comunità e perché l’Emilia Romagna è terra di relazioni”; il secondo perché “il nostro territorio da troppo tempo è senza rappresentanza regionale ed è ora di far valere il nostro voto”.

Cosa l’ha spinta a candidarsi?

Vorrei essere la voce del territorio a Bologna. Non si può sempre delegare ad altri l’impegno per migliorare le cose, e il futuro della mia regione mi riguarda da vicino, come cittadina, attivista, amministratrice, donna. Quando il Pd mi ha chiesto la disponibilità, ci ho pensato a lungo: a spingermi è stato il pensiero che questa è una terra che ci ha dato tantissimo, e noi dobbiamo ricambiare, prendercene cura, con responsabilità.

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