De
Attualità
Pubblicato il Marzo 20, 2025

De Gasperi, la profezia nella politica

Seconda parte dell’intervista a Giuseppe Tognon sulla dimensione di fede nell’impegno politico di De Gasperi

di Pietro Paulo Spigato

Prosegue l’intervista al prof. Giuseppe Tognon, presidente della Fondazione trentina Alcide De Gasperi, intervenuto il 17 marzo scorso a Concordia per presentare il volume da lui curato su “L’attualità di De Gasperi. Lezioni di storia e di politica 2004-2024”.

Professor Tognon una dimensione fondamentale nell’impegno politico di De Gasperi è sicuramente la fede religiosa. Come influenzò il suo modo di fare politica?

De Gasperi aveva una forte ed austera fede cattolica, senza smancerie ma con profonda consuetudine con la Bibbia e con la preghiera. Aveva chiara la distinzione tra dottrina religiosa e dottrina politica. Comprendeva che alla base di una democrazia liberale ci potevano essere molti contributi diversi e che la Costituzione era la carta dell’armonia fra essi, non dell’esclusione. Quella cattolica era l’ultima tra tutte le famiglie politiche che avevano costruito l’orizzonte della storia europea. De Gasperi non fu molto amato dalle gerarchie della Chiesa cattolica, perché esse temevano che la politica cattolica potesse emanciparsi dal controllo della Chiesa, che per secoli aveva pensato di avere il potere su tutte le dimensioni della vita dei fedeli. Il Vaticano aveva mandato in esilio don Sturzo, per favorire la buona riuscita dei Patti Lateranensi del 1929. Chiesa e democrazia hanno rappresentato un binomio inquieto nel ‘900, con molte personalità contrastate da una Chiesa che ragionava ancora con un’idea antica di politica. L’intuizione di De Gasperi fu quella di operare una mediazione fra vita religiosa e vita politica, che consentisse di tradurre il fiorente cattolicesimo sociale fondato sulle opere di misericordia in un cattolicesimo politico che sapesse assumersi la responsabilità di governare il paese. Tra le grandi virtù cattoliche di De Gasperi spiccano pazienza, rigore nel conoscere prima di deliberare, distacco dal denaro e impegno contro le povertà.

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