Gli insegnamenti sociali di Papa Francesco
L’amore politico come dovere civile
di Paolo Negro, Presidente della Cooperativa Culturale Gioacchino Malavasi
La foto che accoglie i visitatori sulla scala d’ingresso della sede della Cooperativa Culturale G. Malavasi di Concordia (vedi sotto) non è lì per caso. È Papa Francesco durante la sua visita alla Diocesi di Carpi. Abbiamo voluto quell’immagine come segno concreto, quasi programmatico, del rinnovamento della Cooperativa. Per tratteggiarlo abbiamo scelto di mettere in calce una frase di Papa Francesco che contiene un richiamo profondo e universale a una responsabilità civica: il dovere di ogni cittadino – credente o no – di partecipare alla vita pubblica, di non restare indifferenti a ciò che accade nella nostra polis. La parola “politica” deriva proprio da polis, città, e Papa Francesco ha avuto il coraggio di restituirle dignità e spessore, anche quando ciò gli è valso l’accusa di “fare politica”. Ma lui non si è mai tirato indietro. Con la sua consueta franchezza disse: «Sì, faccio politica. Perché tutti devono fare politica. Il popolo cristiano deve fare politica. […] E cos’è la politica? Uno stile di vita per la polis, per la città». Nel tempo dell’antipolitica, queste parole che abbiamo scelto di affiancare alla sua foto nella nostra sede sono un invito chiaro al dovere di sentirsi coinvolti nella costruzione del bene comune. Un invito rivolto soprattutto ai giovani, esortati dal Papa a “sporcarsi le mani” per costruire una società più giusta e più umana, invece di restare alla finestra a guardare.