Giubileo degli adolescenti: fede e comunità, che forza!
Altre testimonianze dei giovani che hanno partecipato al Giubileo degli adolescenti a Roma
Non solo un itinerario a ritmo serrato con tanti momenti di preghiera e riflessione: il Giubileo degli adolescenti (25-27 aprile) è stato per i giovanissimi di Azione Cattolica della Diocesi di Carpi un momento intenso ed emozionante, pregno di significato. Riportiamo di seguito le testimonianze di Lorenzo Pivetti, animatore di San Possidonio, e dei giovanissimi Sara e Luca, rispettivamente delle parrocchie di Sant’Agata Cibeno e della Cattedrale.
Lorenzo Pivetti, animatore Parrocchia di San Possidonio
Non è la prima volta che accompagno un gruppo in pellegrinaggio, ma il Giubileo degli adolescenti è stato qualcosa di unico. Fin dal primo momento, mentre caricavamo gli zaini sul pullman all’alba, ho sentito che stavamo per vivere un’esperienza che sarebbe rimasta nel cuore di tutti, ragazzi e educatori. Il gruppo si è comportato davvero bene. Nonostante la stanchezza, i ritmi intensi e le piccole difficoltà logistiche, i ragazzi hanno saputo mettersi in gioco, con entusiasmo, rispetto e spirito di collaborazione. Vederli prendersi cura l’uno dell’altro, aspettarsi durante le lunghe camminate, condividere un panino o una risata, è stato forse il primo grande segno che qualcosa di profondo stava accadendo.
Sara, 15 anni, Parrocchia di Sant’Agata Cibeno
Pochi giorni prima di partire per Roma al Giubileo degli adolescenti abbiamo ricevuto la notizia della morte di Papa Francesco. Con il cuore triste e il rammarico di non poterlo incontrare di persona in questa occasione speciale, siamo comunque partiti. All’inizio, mi sono sentita smarrita e privi di un punto di riferimento, sia per la fede che per tutto ciò che ci aveva donato. La mia aspettativa era bassa, soprattutto perché sapevo che l’atmosfera sarebbe stata diversa. L’alloggio nella struttura militare di Cecchignola è stato faticoso, ma vivere anche momenti difficili con altri ragazzi ha rafforzato lo spirito di condivisione che si respirava durante il Giubileo.
Luca, 15 anni, Parrocchia della Cattedrale
È stata indubbiamente un’esperienza unica, tre giorni davvero particolari secondo ogni aspetto. Il momento più toccante per me è stato sicuramente attraversare la Porta Santa. Passare da una porta per essere perdonati e ricominciare da capo, da zero, accompagnati da una certezza: il Signore è al tuo fianco. Alla nostra età, in cui di certezze ce ne sono così poche, averne una tanto grande può essere un bene inestimabile. In particolare, mi hanno colpito le parole che ci sono state dette da Sebastian, fuori dalla basilica di San Paolo, sulla Porta Santa: una porta, che è più piccola delle altre proprio come quella del Cielo, il cui ingresso è più stretto.