Spettacoli. Torna in scena la Compagnia dei Carpiscout
Domenica 25 maggio alle ore 21 con la “La Bussola Perduta” alla sagra di San Francesco a Carpi
C’è grande attesa per il ritorno sulla scena dei Carpiscout, dopo “Backstage e segreti” al teatro Eden tre anni fa, ecco il ritorno del musical intitolato “La bussola perduta”: domenica 25 maggio alle ore 21, a Carpi presso l’arena spettacoli della Sagra della parrocchia di San Francesco. Al regista Saverio Catellani abbiamo chiesto qualche anticipazione.
Tra le numerose iniziative con cui si è celebrato il centenario dello scautismo nella Diocesi di Carpi non poteva mancare un evento dedicato ad uno dei punti cardine del metod0 scout, l’espressione. Soprattutto se realizzato da un gruppo di artisti che ha ormai raggiunto livelli professionali da…Oscar!
In effetti è così abbiamo ascoltato il richiamo e non potevamo mancare a questo appuntamento! Scherzi a parte, abbiamo accolto volentieri l’invito del Comitato per i 100 anni della nascita dello scautismo in Diocesi, che ha pensato di inserire nel programma anche un momento di intrattenimento come il nostro.
Perchè avete scelto di riproporre La Bussola Perduta?
Perchè è un musical che tocca argomenti legati all’articolo della legge scelto dalla Zona per il centenario dello scautismo: “Sorridono e cantano anche nelle difficoltà”. Questo musical affronta il tema della felicità, del tempo che passa e delle differenze generazionali. Tra i nostri spettacoli, ci è sembrato il più adatto. I protagonisti sono vecchi scout, ospiti di una casa di riposo, dove va a fare servizio una scolta che non ha nessuna voglia di stare lì con loro. E ne capiteranno delle belle!
Rispetto alla prima edizione messa in scena 15 anni fa, che cosa è cambiato?
Innanzitutto il cast. Di quello storico siamo rimasti in tre: Andrea Ghidoni, Nicola Catellani ed io, mentre le nuove proposte (che non faranno rimpiangere le vecchie) sono: Irene Verrini, Silvia Meschieri, Maddalena Bertani, Nicola Tobia e Davide Martinelli. Rispetto alla versione originale, che durava quasi due ore, stavolta ne proponiamo una più breve. Ci sarà qualche canzone e qualche personaggio secondario in meno, ma resta intatta tutta la gamma di emozioni dell’originale.
Il marchio di garanzia dei Carpiscout sono testi brillanti e belle canzoni.
Mi auguro che piacciano anche al pubblico. La Bussola Perduta è una commedia, quindi ci sarà più da ridere che da piangere. Baden Powell diceva che mancanza di allegria significava mancanza di salute. Ridete più che potete, consigliava, perché questo vi farà bene: quindi ogni volta che avete occasione di farvi una buona risata, fatevela. Quanto alle canzoni, sono dodici, composte, oltre che da me, da Andrea Ghidoni, Nicola Catellani, Daniela Guaitoli e Stefano Garuti. Stefano si è occupato anche degli arrangiamenti, riuscendo a coniugare con grande abilità l’anima pop con quella musical dello spettacolo.