Eventi, verso la Lunga Notte delle Chiese
Domani, venerdì 6 giugno, a Carpi la Lunga Notte delle Chiese. Apertura serale straordinaria di vari luoghi e visite guidate
È giunta alla sua decima edizione l’iniziativa nazionale “Lunga Notte delle Chiese”, un grande notte bianca che si svolge all’interno dei luoghi di culto delle città, momenti in cui si fondono insieme cultura, arte, musica, teatro, in una chiave di riflessione e spiritualità. Quest’anno la data scelta per la “Lunga Notte delle Chiese” è venerdì 6 giugno e la diocesi di Carpi ha aderito con l’apertura straordinaria del Museo Diocesano – Chiesa di Sant’Ignazio che ospita la mostra “Pellegrini di speranza”, del Palazzo Vescovile e di diverse chiese che saranno visitabili anche con l’accompagnamento di una guida.
Nata nel 2016 nella Diocesi di Belluno-Feltre, su ispirazione dell’omonimo format austriaco “Lange Nacht der Kirchen”, in poco tempo ha avuto una notevole crescita, raccogliendo anno dopo anno numerosissime adesioni. Nel 2024, ha visto la partecipazione di oltre 150 diocesi italiane, 160 chiese, la Chiesa Valdese Metodista e la Chiesa Protestante. Oltre 40mila persone hanno preso parte alle iniziative organizzate. Il 6 giugno prossimo saranno molte le chiese e le città a partecipare, in tutta Italia: una giornata di concerti, esibizioni artistiche, visite museali, iniziative per i bambini, testimonianze, riflessioni, e tanto altro. Un mosaico di esperienze da vivere insieme come comunità. Tutto gratuito a ingresso libero.
Un progetto che si realizza grazie alla collaborazione con gli Uffici di Arte Sacra e Beni Culturali, le Pastorali Giovanili, tantissime associazioni culturali e musicali. Una grande rete di volontari che aiutano localmente a prepararsi a questo grande festival.
Il tema
Il tema proposto quest’anno gravita attorno ad una parola che suona come un invito: “Abbracciami”. Si lega intimamente al pellegrinaggio di speranza e di conversione dell’anno giubilare e prende spunto dal Vangelo di Luca (Lc 15,11-32), nell’immaginare la gioia del Padre di vedere un figlio che cammina verso casa in mezzo a tutte le distruzioni, le devastazioni e l’angoscia del mondo. Oggi le nostre comunità hanno un grande bisogno di un Padre che viva con le mani tese, desiderando sempre di poterle posare in un abbraccio sulle spalle dei figli che tornano.