Gran Galà Amo 2025: il premio Donata Testi agli operatori sanitari e al 118
Tre gli "Amo d'Oro" consegnati: Matteo Palmieri, Dania Barbieri ed Enrica Devoto
da sinistra Luigi Azzolini, Luca Gherardi, Sossio Serra, Fabio Mora e Fabrizio Artioli
di Maria Silvia Cabri
L’appuntamento è sempre di quelli attesi, e che ogni anno sa regalare emozioni e testimonianze di vita. Lo scorso 12 giugno si è tenuta la 20ª edizione del Gran Galà Amo (Associazione Malati Oncologici di Carpi), sempre nella bellissima cornice di villa Ascari. La serata è stata presentata da Dania Barbieri, psicologa del Day Hospital oncologico del Ramazzini, e sul palco si sono alternate Franca Pirolo, presidente Amo, e la vice presidente Eva Altimani, che hanno ringraziato gli sponsor della serata, la famiglia Ascari per la location, i camerieri della serata (volontari Amo ai quali è stato riservato un applauso speciale) e tutti i presenti, tra cui vari medici, infermieri dell’ospedale Ramazzini di Carpi, oltre a volontari e cittadini. Hanno portato il loro saluto il direttore generale Mattia Altini, Il Sindaco Riccardo Righi e Monsignor Ermenegildo Manicardi
Come spiega la consigliera Lia Verde, “questa rappresenta per tutti noi una serata molto attesa, una delle più importanti, e sempre tantissime persone rispondono al nostro invito”. Una serata per fare conoscere la straordinaria realtà dell’Amo e le attività che quotidianamente i volontari fanno, ma anche l’occasione per attribuire vari premi e riconoscimenti alle persone che si sono distinte per i servizi effettuati a supporto del prossimo.
“Amo d’Oro”
Gli “Amo d’oro” vengono assegnati a chi nel suo lavoro o nella sua attività di volontariato, si distingue verso i pazienti oncologici. Tre quelli attribuiti in questa edizione: al dottor Matteo Palmieri, psicologo del servizio di psicologia dell’ospedale di Carpi, “bravissimo professionista, volontario instancabile che nel tempo libero organizza con passione il Cineforum, con il nostro gruppo di autoaiuto, decidato ai pazienti oncologici”. La seconda premiata è stata la dottoressa Dania Barbieri, psicologa del servizio ospedaliero di Carpi, “professionista d’eccellenza e da tanti anni amica come volontaria di Amo per i progetti di autoaiuto La terza premiata è stata Enrica Devoto: “Un’amica e volontaria sempre vicina a noi – spiega la presidente Franca Pirolo -. Dobbiamo al suo impegno i tre spettacoli che si sono svolti al Teatro comunale, sempre pieno, al fine di raccogliere fondi per Amo”.
Premio “Donata Testi”
Il momento clou della serata, è stato il conferimento del premio “Donata Testi”, giunto alla 19ª edizione. Esso consiste in un attestato “a favore di chi, persona o associazione, si sia distinto nella propria attività scientifica e nel proprio agire rendendo meno solitaria e difficile l’esistenza dei sofferenti”. Questo anno il premio è stato assegnato agli operatori sanitari: medici, infermieri, terapisti, OSS, farmacisti, tecnici, ecc., con una particolare menzione per il settore emergenze/urgenze. Simbolicamente, il dottor Fabrizio Artioli, già primario oncologo e fondatore di Amo, insieme al dottor Luigi Azzolini, già medico di medicina generale e conigliere Amo, hanno consegnato la targa a Fabio Mora (Coordinatore Infermieristico 118 Provinciale), accompagnato da Luca Gherardi (Distretto di Carpi e docente di Primo Soccorso per il volontariato) e da Sossio Serra (Direttore Pronto Soccorso di Carpi). Sulla targa è riportata questa frase: “Ero malato e mi avete visitato”, ed è stata intestata “Agli operatori del 118 e a tutti coloro che lavorano nella Sanità”. Questa la motivazione: “Gli operatori sanitari stanno vivendo un momento di grande difficoltà, carenza di organici, turni stressanti, impegni gravosi. A tutto questo si aggiungono episodi di aggressioni verbali e fisiche su chi sta cercando di fare il proprio meglio per curare le persone, l’ultimo episodio a Carpi, è di una settimana fa. Ma loro ci sono e danno risposte ai cittadini. A volte non tutto è come vorremmo, ma quel lavoro merita rispetto”.
Opere sostenute
La frase sulla locandina del Gran Galà di quest’anno era “Andremo insieme per le strade del mondo, tu fonderai campane, io dipingerò icone. Pensa che festa per gli uomini”, attribuita ad Andrej Rublev, il più grande pittore di icone del medioevo. È una frase di speranza; se vi è passione si possono creare opere importanti. Il tema della serata sono state proprio le “opere”. “Abbiamo tante volte parlato di Accoglienza, Speranza, Solidarietà, Scienza – spiega la presidente Franca Pirolo – ma senza le opere e senza la passione sarebbero vuote parole. Amo è una Associazione ‘operosa’, e lo può essere solo grazie alla operosità e generosità di tutti. Nei 30 anni dalla sua nascita, Amo Carpi ha fatto donazioni all’Ausl di Modena per un valore superiore ai 10 milioni di euro, donazioni tutte concordate con l’Ausl e con gli operatori. In alcune di queste sono stati coinvolti anche i pazienti. Tutti i reparti e anche il Distretto hanno ricevuto strumenti, aggiornamenti tecnologici, ristrutturazioni e personale convenzionato”. In particolare, sono state ricordate cinque opere: Oncologia di Carpi, ristrutturando ben due piani dell’Ospedale, con aggiornamenti continui; Psiconcologia, grazie all’impegno di tutti, in primis della dottoressa Maria Grazia Russomanno; Radioterapia di Carpi collegata alla Radioterapia di Modena, costruita insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Ausl Modena e Policlinico di Modena (gli allestimenti interni sono stati scelti dai pazienti”; Ufa (Unità Farmacia Aziendale) insieme ad Ausl e altri privati; l’Ufa prepara in questo momento i farmaci tumorali per tutta la Provincia di Modena; “l’impresa delle imprese”, ossia l’Hospice San Martino, partecipando insieme ad Amo Nove Comuni Area Nord e Asp Area Nord, lavori iniziati 6 mesi fa. “Amo continua la sua opera con donazione di nuovi strumenti, organizza gruppi di autoaiuto per i pazienti, incontri con la gente su stili di vita, prevenzione e tanto altro”.
La serata è stata allietata dallo swing e dalle canzoni coinvolgenti di Stefano Cattini e dei suoi musicisti.