Aimag-Hera, il voltafaccia della politica locale
Siena della lista “Mirandola 50 mila” attacca la partnership industriale tra Aimag ed Hera in vista del Consiglio comunale aperto
di Maria Silvia Cabri
I pareri favorevoli, uno giuridico e l’altro economico, relativi alla partnership industriale tra Aimag ed Hera non frenano le polemiche e le posizioni contrarie. A Mirandola, la lista civica “Mirandola 50mila” e il Pd hanno ottenuto dalla sindaca Budri e dalla sua maggioranza di centro destra la convocazione di un Consiglio comunale aperto per discutere dell’accordo. Sul punto interviene Giorgio Siena, capogruppo della lista civica “Mirandola 50 mila”.
Come valuta il patto di rafforzamento Aimag Hera?
Negativamente. Hera cede il suo servizio di rete idrica, solo il servizio perché la rete è demaniale, ad Aimag. Una rete che ha il 35% di perdite e che quindi richiederà investimenti prioritari. In cambio Hera, aggiunge al suo 25%, il 16% delle quote di Aimag e sale così al 41%. Le Fondazioni hanno l’8% e la parte pubblica si riduce dal 65% al 51% con i comuni mantovani che non resteranno a lungo. Si tratta di una privatizzazione; scompare la predominanza pubblica. In sostanza hanno scelto di cedere Aimag a Hera senza alcuna gara per valutare ipotesi diverse. Una simile sudditanza, senza un vero confronto politico, è l’umiliazione della politica locale, in molti casi con un clamoroso voltafaccia rispetto alle amministrative di qualche mese prima.