Sagre, Cattedrale in festa per la “Guazza”
Domenica 22 si è invece tenuta un'assemblea parrocchiale con don Mattia Ferrari
di Luigi Lamma
“Uno sguardo al futuro… con speranza” è il filo conduttore che ha caratterizzato quest’anno la tradizionale festa della “Guazza”, che ha riunito la comunità parrocchiale della Cattedrale presso l’Oratorio Eden sabato 21 e domenica 22 giugno.
La festa è iniziata con la messa all’altare del campo, a cui hanno partecipato tutte le realtà attive in parrocchia, seguita da una cena con oltre trecento persone e da un momento di festa condivisa. Novità di questa edizione è stata la gestione del programma e dello spazio dedicato ai giovani.
Domenica mattina si è svolta l’assemblea parrocchiale, un importante momento di confronto sui prossimi passi verso l’unificazione della diocesi di Carpi con quella di Modena. La riflessione è stata arricchita dalla testimonianza di don Mattia Ferrari, sacerdote modenese noto per il suo impegno come cappellano di Mediterranea Saving Humans.
Don Ferrari ha invitato a riflettere sul significato della speranza: “Spesso si rischia di confondere la speranza con un’utopia, e ci si chiede se abbia senso sperare o se sia solo una forma di illusione. Noi cristiani sappiamo che la speranza non è un’idea astratta, ma qualcosa di concreto, perché nasce dall’amore. Il simbolo della speranza per noi è la croce di Gesù”.
Ha spiegato che la croce rappresenta prima di tutto la sconfitta di Gesù, che è venuto nel mondo per portare l’amore e ha terminato la sua vita sulla croce. Ma proprio nella croce Gesù vince. “Noi siamo chiamati a portare questa speranza nel mondo di oggi: lo facciamo in mare tendendo la mano, lo facciamo negli oratori, negli ospedali, nelle carceri…”.