Campo Fossoli: il progetto del nuovo centro visitatori
Il recupero di due baracche per creare servizi di prima accoglienza e spazi per attività formative e culturali
Ex Campo di concentramento di Fossoli
Prevede il recupero di due baracche per creare servizi di prima accoglienza e spazi per le attività formative e culturali il progetto esecutivo del nuovo centro per i visitatori del Campo di Fossoli approvato dal Comune di Carpi una prima volta a ottobre 2023 e ora riesaminato e approvato nuovamente dopo essere stato adeguato alle indicazioni del Codice dei contratti pubblici della fine del 2024. L’approvazione dell’aggiornamento consente di avviare la procedura per mettere a gara, nei prossimi mesi, i lavori per il primo lotto del progetto di recupero che riguarda la baracca 12 dove troveranno spazio la nuova biglietteria e il punto di prima accoglienza dei visitatori, una sala introduttiva dove ricevere le informazioni per la fruizione degli spazi e sulle attività organizzate nel Campo dalla Fondazione ex Campo di Fossoli.
Il progetto del primo lotto, del valore di un milione di euro (finanziati per metà dalla Regione Emilia Romagna e per metà dalla Presidenza del Consiglio dei ministri grazie a una convenzione che risale al 2016), prevede la costruzione di un nuovo volume all’interno dei muri perimetrali della Baracca 12, oggi ridotti a rudere, che saranno recuperati. La ricostruzione della baracca, infatti, parte dalla volontà di preservare il rudere in muratura consolidandolo dall’interno con una nuova struttura in cemento armato sormontata da una struttura leggera in acciaio rifinita all’esterno da una pelle metallica. In questo modo, la memoria della baracca 12 rimarrà fisicamente integra, con il muro in mattoni che abbraccia la nuova struttura che sorge al suo interno.
La medesima filosofia caratterizza l’intero progetto di recupero e realizzazione del nuovo Centro visitatori (proposto da Progettisti associati di Sassuolo) che riguarda anche la baracca 14, che sarà demolita e ricostruita e dove troveranno posto aree multifunzionali per conferenze, rappresentazioni e laboratori, aree espositive, bookshop e punto ristoro, e lo spazio verde compreso tra i due edifici che valorizza la vocazione monumentale e simbolica del Campo. Tra gennaio e agosto del 1944 da Fossoli partirono 16 convogli ferroviari trasportando migliaia di persone con destinazione Auschwitz (sul primo dei treni diretti ad Auschwitz, il 22 febbraio, viaggiò anche Primo Levi), Mauthausen, Bergen Belsen, Buchenwald, Ravensbruck e Flossemburg. Il progetto riprende la suggestione dei convogli per ridisegnare lo spazio tra le due baracche suddividendolo in assi paralleli come binari dai quali si ergono frammenti di “muri” metallici che disegnano il viale di accesso e che si aprono in corrispondenza dei percorsi trasversali che introducono nelle aree verdi interne. Anche i materiali scelti per il recupero delle due baracche sono poveri e duri, per essere fortemente evocativi: cemento, ferro, legno di traversine, ghiaia da massicciata. L’obiettivo è quello di realizzare un intervento che si ponga in relazione dialogante e rispettosa del delicato contesto di cui deve entrare a far parte.
Nel frattempo, è partito il percorso per il secondo lotto, che riguarderà la sistemazione degli spazi esterni: l’amministrazione comunale, infatti, è al lavoro insieme alla Fondazione ex Campo Fossoli per definire la convenzione che regolerà il finanziamento dell’intervento.