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Attualità, Mirandola
Pubblicato il Luglio 15, 2025

Mirandola, ecco il robot per l’Ortopedia del Santa Maria Bianca

Mirandola, ecco il robot per l’Ortopedia del Santa Maria Bianca. Da un importante gesto di solidarietà e innovazione la possibilità per l’Ospedale di Mirandola di eseguire interventi di protesi di ginocchio personalizzati e ad alta precisione, riducendo i rischi e le complicanze post-operatorie

 

Tecnologia, innovazione, competenza professionale e una comunità che guarda avanti. Grazie alla generosità del tessuto associativo locale, il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola, diretto dal dottor Calogero Alfonso, si dota di un navigatore robotico CORI, tra i più avanzati per la chirurgia protesica del ginocchio. Una nuova tecnologia all’avanguardia, già in uso da circa un mese, che consente ai chirurghi ortopedici di eseguire interventi di protesi con precisione millimetrica, adattandosi in tempo reale all’anatomia del paziente. Il risultato? Operazioni più efficaci, tempi di recupero più rapidi e una qualità di vita migliore per chi affronta un percorso ortopedico complesso, con un ridotto rischio di complicanze post-operatorie. Una casistica in aumento visto che nel 2024 la Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia di Mirandola guidata dal dottor Alfonso ha effettuato 46 interventi per protesi di ginocchio, mentre nei primi cinque mesi dell’anno in corso sono state già 29 le operazioni eseguite. L’arrivo a Mirandola del sistema CORI, lo stesso in uso da ottobre scorso all’Ospedale di Sassuolo, è il frutto della determinazione e della visione di “Insieme x la Salute”, un gruppo promosso dall’unione di intenti di Rotary Mirandola, Lions Mirandola, AMO Nove Comuni Area Nord e tanti altri soggetti, nato per sostenere la sanità pubblica, con il supporto convinto delle istituzioni locali, ovvero il Comune di Mirandola e i Comuni dell’Unione Area Nord. Un esempio luminoso di cittadinanza attiva, dove l’unione delle forze ha reso possibile questo importante risultato.

Come funziona – Il sistema CORI (Compact Operating Room Intelligence) è un robot portatile e versatile che combina la navigazione computer-assistita con il controllo robotico attivo, utilizzando sensori avanzati e una mappatura 3D in tempo reale del ginocchio del paziente, senza necessità di TAC pre-operatorie. Il chirurgo viene guidato nella fresatura ossea con un braccio robotico semi-autonomo, che si blocca automaticamente se si avvicina a strutture non da trattare, aumentando la sicurezza. Il sistema permette un bilanciamento perfetto dei legamenti e un posizionamento personalizzato della protesi, adattato alle specifiche esigenze biomeccaniche di ogni paziente. Il risultato è una protesi “su misura”, che migliora comfort, funzionalità e durata dell’impianto, garantendo, in molti casi, un recupero più rapido del paziente. Con l’attivazione dei robot chirurgici CORI, un risultato che nasce dall’incontro virtuoso tra tecnologia, competenza medica e cuore della comunità, l’Ospedale di Mirandola innalza il livello qualitativo dell’offerta ortopedica sul territorio provinciale. Una rete, quella formata dalle ortopedie delle tre aziende sanitarie modenesi, che da qualche settimana è al lavoro per aumentare la risposta complessiva al paziente, a partire da un’attenta analisi dei dati che consentirà di efficientare i modelli organizzativi.

“Questo robot rappresenta molto più di un salto tecnologico – afferma la direttrice sanitaria Ausl Romana Bacchi -: è il simbolo di una comunità che non si limita ad assistere, ma sceglie di partecipare, di contribuire, di prendersi cura. Siamo profondamente grati ai donatori: grazie a loro possiamo offrire cure ancora più efficaci e personalizzate, mettendo sempre al centro la persona. Una dimostrazione concreta che la sanità non è solo competenza degli operatori sanitari, ma un bene comune che tutti possiamo aiutare a far crescere”.

“L’inaugurazione del nuovo robot chirurgico rappresenta un traguardo di straordinario valore per l’intero territorio mirandolese e per la Bassa Modenese – dichiara il sindaco di Mirandola Letizia Budri -. Non si tratta solo dell’introduzione di una tecnologia all’avanguardia nell’Ospedale Santa Maria Bianca, ma del segno concreto di una comunità che sa unirsi per costruire il futuro della propria sanità. Grazie all’iniziativa “Insieme per la Salute”, e alla sinergia virtuosa tra AMO, Rotary Club e Lions Club, è stato possibile raggiungere un obiettivo ambizioso che rafforza l’offerta sanitaria del nostro ospedale, garantendo standard ancora più elevati per la cura e l’assistenza dei cittadini. Come Amministrazione esprimiamo profonda gratitudine verso tutti coloro che, con impegno e generosità, hanno contribuito a questo risultato: dai volontari ai donatori, fino alle associazioni che hanno saputo coinvolgere migliaia di persone attraverso eventi, concerti e momenti di partecipazione. Questo è un esempio emblematico di come la collaborazione tra istituzioni, enti del Terzo Settore e cittadini possa tradursi in un investimento concreto per il bene comune. Continuiamo a lavorare insieme, con responsabilità e visione, per una sanità territoriale forte, innovativa e vicina alle persone”.

Il presidente dell’Unione dei Comuni Area Nord Claudio Poletti evidenzia come l’arrivo del navigatore robotico CORI presso il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola sia “la dimostrazione concreta di cosa può realizzare una comunità quando il tessuto associativo, le istituzioni e i cittadini scelgono di fare squadra. Il nostro territorio ha una lunga tradizione di solidarietà e partecipazione attiva, valori che oggi si traducono in risultati tangibili per la sanità pubblica. La generosità delle associazioni, il lavoro instancabile di volontari, donatori e realtà come Rotary, Lions e AMO Nove Comuni Area Nord sono stati il vero collante di questa iniziativa. Senza di loro, obiettivi così ambiziosi non sarebbero raggiungibili. È grazie a questo spirito di comunità che possiamo guardare avanti con fiducia, investendo in tecnologie all’avanguardia e servizi di qualità, a beneficio di tutti. Come Unione dei Comuni di Area Nord continueremo a sostenere e promuovere questa rete virtuosa, perché siamo convinti che il benessere e la qualità della vita dei cittadini nascano anche dalla forza di una comunità capace di unirsi intorno a progetti condivisi. Ringrazio di cuore tutte le associazioni, i cittadini e gli enti che hanno reso possibile questo traguardo. Insieme possiamo davvero costruire una sanità territoriale moderna, accessibile e sempre più vicina alle persone”.

“Quella che abbiamo portato avanti è stata una vera maratona di solidarietà – sottolinea Mirco Besutti, Presidente uscente del Rotary Club Mirandola, a nome del gruppo di donatori –, che ha coinvolto oltre 4.000 persone tra eventi, cene e concerti. Un risultato importante, che dimostra quanto la nostra comunità sappia rispondere con partecipazione e generosità. L’obiettivo – dotare l’Ospedale Santa Maria Bianca di un robot chirurgico – era ambizioso, ma grazie al lavoro congiunto con Lions Club e AMO, e alla collaborazione tra realtà associative unite da un comune senso di responsabilità, è diventato concreto e raggiungibile. Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel progetto e hanno contribuito a costruire questo percorso condiviso”.

 

 

 

 

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