Assemblea dei Soci di aMo: autorizzato all’unanimità il piano di azione per il futuro dell’Agenzia
Neo Amministratore Unico Andrea Bosi: esposto alla Corte dei Conti e azioni civili per recuperare il denaro sottratto
Assemblea Soci aMo
Evitare il rischio del ripetersi di qualsiasi iniziativa illecita all’interno dell’aMo (Agenzia per la Mobilità di Modena), implementando regolamenti e procedure più stringenti di quelli previsti per legge. Recuperare il denaro sottratto attraverso azioni civili e rimettere al centro la mission assegnata dai Soci all’Agenzia: affrontare le sfide legate al miglioramento del trasporto pubblico locale e alla promozione della mobilità sostenibile.
Sono questi gli obiettivi dei punti all’ordine del giorno dell’Assemblea dei Soci di aMo di oggi, che si è svolta nella sede della Provincia di Modena, convocata dal neo Amministratore Unico Andrea Bosi e approvati all’unanimità dai presenti, 26 Comuni Soci e la Provincia, per un totale del 98% delle quote. A questi punti, i Soci stessi hanno aggiunto la richiesta di superamento dell’attuale assetto dei ruoli apicali e di controllo. aMo – ha ricordato Bosi di fronte ai Soci – è parte lesa rispetto alla sottrazione di denaro pubblico, per i quali è stata denunciata all’autorità giudiziaria, per truffa aggravata ai danni dello stato, una ex dipendente che nel corso di 5 anni è accusata di aver eseguito bonifici bancari per circa 450.000 euro sul proprio conto corrente. L’azione giudiziaria, promossa dalla stessa Società, sta facendo il suo corso, ma sono necessarie – ha sottolineato Bosi – una serie di azioni interne per superare la vicenda e guardare al futuro in un’ottica di tutela dell’azienda, dei suoi dipendenti e di promozione dei principi di legalità e trasparenza verso i Soci.
Otto i punti del piano di azione promosso dall’Amministratore: -Adozione del modello 231 di organizzazione e controllo. Un insieme di regole, procedure e protocolli per ridurre il rischio di incorrere in sanzioni penali e amministrative per comportamenti illeciti commessi dai propri dipendenti e collaboratori. – Incarico ad un avvocato che si occupi di un’azione civile per il recupero delle risorse sottratte nei confronti della presunta responsabile, e della valutazione dei presupposti legali per ulteriori azioni di responsabilità sociale. – Esposto alla Corte di Conti in autotutela. -Adozione di un regolamento finanziario interno per disciplinare le attività relative alla gestione amministrativa e contabile. -Aggiornamento del codice etico e di comportamento alla luce dei recenti accadimenti. -Turnazione e sostituzione delle figure di controllo e vigilanza e turnazione ogni due anni degli incarichi professionali legati all’attività dell’Agenzia. – Adesione alla rete di Avviso Pubblico -Istituzione di un comitato etico dei “saggi” (professionisti di comprovata esperienza).
Obiettivo unanime e condiviso – ha ribadito Bosi – è mettere in sicurezza la struttura ed evitare il ripetersi di accadimenti analoghi a quelli oggetto della denuncia in sede giudiziaria da parte dell’Agenzia. Bosi, nel ringraziare tutti i soggetti che hanno contribuito a far luce sulla vicenda, ha espresso piena fiducia nel lavoro della magistratura e ha chiesto di concentrarsi sulle sfide legate alla mission e alle importanti funzioni assegnate all’Agenzia, dal governo del trasporto pubblico locale, alla promozione della mobilità sostenibile sul territorio.