Patrono, un bilancio dell’edizione 2025 proposto dal Tavolo culturale
Per Carpi, Mirandola e San Possidonio, è già iniziato un cammino sinodale verso la Festa del Patrono 2026
di Guia Tumiati, Tavolo Culturale per i Festeggiamenti del Patrono
L’edizione 2025 della festa di San Bernardino da Siena, patrono della Diocesi e della città di Carpi è stata segnata da una partecipazione ampia e sentita, da una forte sinergia tra istituzioni civili ed ecclesiali e da un desiderio autentico di costruire insieme una festa che non sia solo ricorrenza, ma segno visibile di comunità viva e di Chiesa in cammino. “Già pronti al via” non è stato un semplice slogan, ma la fotografia fedele di un clima condiviso, già proiettato con entusiasmo verso l’anno successivo. La festa del Patrono, infatti, è stata vissuta non come un evento isolato, ma come la tappa di un cammino più ampio di corresponsabilità e collaborazione tra le realtà del territorio, nel segno del Vangelo.
La fede al centro: liturgia, ascolto e gratitudine
Il cuore della festa, come ogni anno, sono state le celebrazioni religiose, dense di spiritualità e partecipazione. Dai momenti iniziali, come la messa per i giostrai (11 maggio), ai vespri solenni e alla tradizionale processione del 20 maggio, fino al pontificale in Cattedrale presieduto dal Vescovo Erio Castellucci, ogni appuntamento ha richiamato numerosi fedeli, gruppi e associazioni.