Eventi, conclusa la 39ª edizione della Festa più pazza del mondo
Tema protagonista quello della “Speranza on the road”
di Nadia Bertelli
Ma cosa c’è di veramente “pazzo” nella Festa più pazza del mondo? Ha chiesto una ragazza molto sveglia alla quale si può provare a rispondere con queste poche righe. In effetti la domanda è lecita se si pensa che la prima edizione, del 1983, ci vedeva su un carro agricolo a dirigere giochi rudimentali, costruiti con teli di plastica, balle di fieno, cartoni per i fondi, piscina e quintali di acqua. Le edizioni successive hanno visto una evoluzione “semi-ingegneristica” con la costruzione di trespoli, scivoli, castelli, dragoni, lance, scudi e cavalli quasi veri. Tantissimi i partecipanti nelle diverse squadre raccolte da ogni dove in Carpi e città limitrofe. Ancora un azzardo e arriviamo verso la settima edizione a mettere in scena una vera e propria rievocazione storica con tanto di Castellana, Principe e corte al seguito. Tutto questo in una Piazza Martiri gremita di gente che si gustava l’evento. Spettatori attratti o forse distratti da tanta imponenza e, dico io, da tanto, tantissimo lavorio di colori, entusiasmo, creatività, giovinezza, gioia di essere al mondo e fatica fisica. Nel 2012 il terremoto ci porta a Mirandola, tra le città più colpite, in un terreno con qualche albero e qualche tendone.