Fossoli e la voce delle campane
La lunga storia del campanile di Fossoli: cento anni fa riprendevano i lavori per iniziativa di don Sisto Campagnoli
di Andrea Beltrami
Cento anni fa, esattamente nel luglio 1925, l’allora parroco di Fossoli don Sisto Campagnoli scriveva una circolare ai parrocchiani per la ripresa dei lavori per la costruzione del campanile. In effetti il paese poteva beneficiare della “nuova chiesa” ricostruita nel 1830 ma non del campanile che non era ancora stato edificato. Il concerto di quattro campane alloggiava in una struttura a fianco dell’edificio sacro. Il pretesto della lettera dell’arciprete fossolese ai parrocchiani viene proprio dal ritrovamento di alcune ossa emerse in occasione degli scavi per le fondamenta della torre. Scrive il parroco “se davanti all’operaio che affondava il badile nella creta, quelle ossa per virtù di Dio avessero momentaneamente ripreso spirito e carne, certo, con volto amico e raggiante di compiacenza avrebbero stretta la mano all’operaio e detto bravo! bravo figlio, compi pure l’opera che noi non potemmo finire, siamo ben lieti di ceder il posto a quella torre su la cui cima suoneranno le campane invocanti pace e requie sempiterna alle anime nostre!”.