Rete di Trieste, lievito nuovo nella politica
Politici e amministratori locali aderiscono alla Rete di Trieste nella provincia di Modena
di Pietro Paulo Spigato
“È nata una rete di politici e amministratori composta da chi vuole avere un metodo e un approccio diverso, che parta dal basso e che provi a superare situazioni di polarizzazione, cercando un dialogo costruttivo”. Così Nicola Marino, direttore dell’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Carpi, ha introdotto in qualità di ospite la conferenza stampa di presentazione della “Rete di Trieste nella provincia di Modena” che si è svolta giovedì 17 luglio a Carpi presso il Palazzo Vescovile. A tenere a battesimo la Rete modenese è stato Gian Marco De Biase, consigliere comunale di Bologna e componente del Coordinamento nazionale Rete di Trieste. Presenti all’incontro, e già aderenti alla Rete, Luca Barbari, consigliere comunale di Modena; Anna Colli, candidata alle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, ex consigliere comunale di Carpi; Federico Covili, consigliere comunale di Zocca, presidente del Centro F. L. Ferrari di Modena; Gianluca Fanti, consigliere comunale di Modena; Paolo Negro, consigliere comunale di Concordia, capogruppo nell’Unione Comuni Modenesi Area Nord, presidente Cooperativa Culturale G. Malavasi; Agnese Zona, assessora e consigliere comunale di San Possidonio e Francesca Cavazzuti consigliera comunale di Modena. Altri ospiti hanno partecipato alla presentazione della Rete come Michele De Rosa, consigliere comunale di Carpi e don Carlo Bellini, vicario episcopale per la pastorale. Quindi, anche in Provincia di Modena, la Rete di Trieste mette radici, affermando la cura della democrazia e la centralità della persona, disinteressandosi di casacche e bandiere di partito degli amministratori che ne fanno parte.