Aimag-Hera, prevalenza e malumori
Il Consiglio comunale di Carpi deve esprimersi sulla partnership industriale fra Aimag ed Hera
di Maria Silvia Cabri
C’è attesa per il Consiglio comunale di Carpi di giovedì 24 luglio. Dopo Mirandola, Concordia e Novi (e Camposanto lunedì 21 luglio) ora è il turno del Comune che detiene la maggioranza delle azioni pubbliche: i consiglieri della Città dei Pio sono chiamati a votare in merito alla partnership industriale fra Aimag Spa ed Hera Spa. Un voto (a favore) che viene dato “per scontato”, sulla scia delle posizioni rese note dai sindaci dopo che il 22 gennaio scorso i CdA di Aimag e di Hera hanno approvato la sottoscrizione di un accordo quadro per avviare una nuova fase di partnership industriale. A fine marzo, infatti, in Municipio a Carpi, il “comitato ristretto” dei soci pubblici Aimag, ossia i sindaci Riccardo Righi di Carpi, Letizia Budri di Mirandola, Fabio Zacchi di Poggio Rusco, Marika Menozzi di Concordia, Tania Meschiari di Bomporto e Gloriana Dall’Oglio, sindaca di Quistello, ha espresso il proprio parere favorevole: “L’accordo industriale Aimag-Hera rafforza l’azienda, tutela il patrimonio pubblico e apre a un futuro di investimenti certi, occupazione stabile e servizi efficienti”. Come è noto, la proposta prevede che Aimag entri in Hera Acqua assumendo la gestione del servizio idrico integrato dell’intera provincia con una quota del 45% in cambio della salita dell’attuale quota di Hera in Aimag dal 25 al 41% e della guida del governo industriale della multiutility insediata a Mirandola e Carpi.