12° Torneo di scoutball “Una Meta di Solidarietà”
Dodicesima edizione per “Una Meta di Solidarietà”, torneo di scoutball organizzato dal gruppo Carpi 4 a Quartirolo di Carpi. Oltre 200 i partecipanti, dai gruppi della Zona e da varie parti della regione. La Messa celebrata dal vescovo Erio
di Lucia Pavarotti e Alessandro Peruzzi
Foto di Nicola Catellani
La dodicesima edizione di “Una Meta di Solidarietà” si è appena conclusa, lasciando dietro di sé un bagaglio ricco di emozioni: gioie e fatiche, vittorie e sconfitte, nuove amicizie, ma soprattutto una visione comune che ci unisce tutti – fare del bene attraverso la beneficenza.
Il torneo di scoutball, organizzato dal gruppo Carpi 4, si è svolto nel weekend del 30-31 agosto presso la parrocchia di Quartirolo a Carpi, e ha visto la partecipazione di oltre 200 ragazzi e ragazze tra i 12 e i 16 anni, provenienti da diversi gruppi della Zona e da varie parti della regione.
Questa manifestazione, ormai divenuta una tradizione, è nata nel 2012 con lo scopo di aiutare i nostri territori a rialzarsi dopo il sisma di maggio. Da allora, ogni anno ha continuato a rinnovarsi, mantenendo però intatto il suo cuore: tendere una mano a chi è in difficoltà. In questa edizione, il ricavato sarà devoluto all’Operazione Mato Grosso (OMG), movimento di volontariato gratuito di ispirazione cattolica che opera in America Latina, con attività educative e di sostegno a favore dei più poveri.
Accanto all’obiettivo benefico, il torneo porta con sé anche un grande valore educativo: insegna ai ragazzi che non si può vincere da soli, ma che occorre giocare insieme; che ogni ruolo è importante; che la vittoria nasce dal lavoro e dalla fatica di tutti, e non dal singolo che realizza la meta.
Particolarmente toccanti sono state le parole del nostro vescovo Erio Castellucci, che durante l’omelia ha invitato i ragazzi ad avere il coraggio di scegliere l’ultimo posto in una società dove si cerca sempre e solo di primeggiare. Ha ricordato come il gioco possa diventare una potente arma di pace, capace di contrastare la logica della guerra, e ci ha esortati a non smettere di viverlo secondo i valori che lo scoutismo ci insegna ogni giorno.
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