Le vele della solidarietà
La mobilitazione a sostegno dell’iniziativa Global Sumud Flotilla per l’invio di aiuti umanitari a Gaza
di Pietro Paulo Spigato
Nella giornata di giovedì 4 settembre, diverse centinaia di persone si sono ritrovate in Piazza dei Martiri a Carpi per esprimere sostegno alla missione della Global Sumud Flotilla, la spedizione internazionale pacifica, recentemente salpata per il porto di Gaza. Lo scopo della Flotilla, composta da numerose imbarcazioni civili provenienti da 44 paesi diversi, è quella di ripristinare i canali di aiuti umanitari destinati ai civili palestinesi, oltre che cercare di portare un segno di pace, chiedendo la fine dell’assedio e più in generale del conflitto. Numerose associazioni di Carpi e non solo, hanno aderito al presidio, per far sentire la propria vicinanza agli attivisti che si sono impegnati a portare a termine una spedizione carica di speranza ma anche di possibili pericoli. Ben rappresentato l’associazionismo cattolico con Azione Cattolica, Agesci, Acli, e altre aggregazioni laiche come Mediterranea, Libera, PacificAzioni e tante altre. La serata è stata caratterizzata dagli interventi dei rappresentanti delle associazioni promotrici a cominciare da Chiara Zanoli, a nome dei firmatari della richiesta del presidio. Dopo di lei, in diversi si sono alternati per lanciare il proprio appello a favore della Flotilla.
Uno dei contributi più attesi e significativi è stato sicuramente quello dell’attivista Margherita Cioppi, in collegamento telefonico da Catania, impegnata in una missione di monitoraggio delle acque internazionali del Mediterraneo a bordo di una barca vela. A margine del presidio abbiamo raccolto alcune dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa come Guido Capiluppi, presidente delle Acli: “Noi come Acli abbiamo aderito a questa manifestazione per dare un forte supporto all’iniziativa e a tutte le navi che si dirigono verso Gaza”. Per Gianluca Poggi dell’Agesci, la Zona di Carpi “ha aderito alla call to action a sostegno della Global Sumud Flotilla per rispondere al suo mandato di pace e di fratellanza universale. Portare la voce di impegno e speranza degli Scout di Gaza è per noi spiraglio del mondo nuovo di cui vogliamo essere costruttori coraggiosi. Farlo in una piazza solidale, plurale ma unita nella rivendicazione dei diritti umani, della giustizia e della libertà per il popolo palestinese, ci rinnova nell’impegno di farci Chiesa in uscita e cittadine e cittadini del mondo. Il presidio è stato un’occasione inaspettata per lanciare la sfida di questi nostri tempi a tutti i capi educatori dell’associazione e, ancora di più, alle ragazze e ai ragazzi a cui spetta la sfida entusiasmante di rendere il mondo migliore di come l’abbiamo trovato”.
Numerosa anche la delegazione dei giovani dell’Azione Cattolica che Maria Giubertoni e Matteo Tarabini, motivano la scelta della loro presenza: “Credo che Azione Cattolica abbia come valore fondante quello di plasmare coscienze. – esordisce Giubertoni – Non c’è bisogno di essere cristiani o cristiane per capire che i valori che dovrebbero essere portati avanti in questo periodo storico sono quelli dell’uguaglianza, del rispetto delle persone e del diritto costituzionale. Azione Cattolica si fa avanti per fare sentire la propria voce, quella dei suoi associati, associate e simpatizzanti”. La stessa necessità di esserci come segno concreto di impegno traspare anche dalle parole di Matteo Tarabini: “La nostra presenza è un segno concreto dell’impegno per il bene, per la città e soprattutto per la pace nel mondo. Non si fa la pace solo a parole, ma si parte da gesti concreti come questa manifestazione, per allenare il nostro cuore e la nostra coscienza a gesti e pensieri di pace. È bello essere qui per sostenere chi con coraggio si imbarca e con gesti umili e disarmati combatte la buona battaglia della pace”.